Un episodio sconvolgente ha sollevato un’ondata di indignazione in tutta Italia. A Carpi, in provincia di Modena, un cane, un lupo cecoslovacco, è stato visto correre legato al guinzaglio accanto a un’auto in movimento. La scena, ripresa da testimoni, è stata poi diffusa sui social, generando una valanga di commenti e condivisioni.
Le immagini, girate sul cavalcavia sopra l’autostrada A22, in zona Santa Croce, mostrano il cane che fatica a tenere il passo dell’auto, costretto a correre a circa 40 chilometri orari. Una situazione pericolosa non solo per il povero animale, visibilmente esausto e in difficoltà, ma anche per gli automobilisti che si trovavano a transitare nella stessa zona.
Christian, il testimone che ha ripreso la scena insieme alla sua compagna, ha raccontato al Corriere della Sera di essere rimasto sconvolto.
“Non volevamo crederci. Mi sono affiancato alla Fiat, ho suonato e chiesto all’autista di caricare il cane. Era agghiacciante vederlo correre così affannato.”
Secondo quanto riferito da Christian, alla guida dell’auto c’era una persona straniera che ha reagito in modo sgarbato.
“Mi ha urlato che il cane era scappato e che farlo correre accanto all’auto era l’unico modo per riportarlo a casa.”
Una risposta che non ha convinto il testimone, il quale ha deciso di avvertire immediatamente le forze dell’ordine.
Le autorità sono state informate dell’accaduto e hanno avviato i dovuti accertamenti. Secondo il Corriere, i responsabili del gesto non sarebbero nuovi a episodi di maltrattamento simili, e sarebbero già stati segnalati in passato. Se ritenuti colpevoli, rischiano una denuncia per maltrattamento di animali, un reato punito severamente dal codice penale italiano.
Il video ha suscitato un’ondata di indignazione sui social network. “Scene del genere sono inaccettabili nel 2025,” ha commentato Christian. Molti utenti hanno espresso rabbia e tristezza, chiedendo pene più severe per chi si macchia di tali crudeltà. Organizzazioni per la tutela degli animali si sono unite al coro di protesta, ribadendo l’importanza di segnalare tempestivamente ogni forma di abuso.
Episodi come questo mettono in evidenza quanto lavoro ci sia ancora da fare per educare al rispetto degli animali. Il caso di Carpi non deve essere solo motivo di indignazione, ma un’occasione per riflettere e agire. La sensibilizzazione e l’applicazione rigorosa delle leggi contro il maltrattamento sono fondamentali per evitare che simili crudeltà si ripetano.
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