Il caro-bollette e l’addio al sollecito con minaccia del distacco del contatore sono tra le conseguenze della crisi energetica che sta mettendo alle strette gli italiani, i quali in caso di mancato pagamento delle bollette vedranno al 41° giorno di mora il distacco del contatore. La situazione sembra diventare con il passare del tempo più allarmante: la crisi energetica ha spinto non poche aziende fornitrici di gas e di elettricità a prendere delle misure difensive, che prevedono anche il distacco della fornitura in caso di mancato pagamento.
Il caro-bollette è diventato un tema caldo di grande attualità che ha messo in difficoltà i consumatori che rischiano di andare incontro a delle nuove asperità: l’aumento dei prezzi di luce e gas, in risposta alle sanzioni imposte alla Russia, sta complicando lo scenario nel nostro Paese e non solo. Dopo le tante proteste dei cittadini privati e delle imprese, il caro-bollette e l’addio al sollecito ha spinto le associazioni dei consumatori a farsi promotrici delle richieste di aiuto degli utenti.
Delle rinnovate proteste sono sorte dopo la diffusione della notizia da parte delle aziende di negare l’invio del sollecito di pagamento e di ridurre anche i tempi di messa in mora, prima di provvedere al distacco della fornitura. Questo ha portato all’applicazione di tempi di azione più rapidi: se dopo 41 giorni dalla scadenza della bolletta, non risulta pagata allora si procederà con il taglio delle forniture dalla sede del distributore senza l’intervento dei tecnici a casa.
Caro-bollette, addio al sollecito: le proteste dei consumatori
Un problema diventato oggetto di discussioni, lo scorso 18 ottobre, durante una riunione organizzata dalle associazioni dei consumatori per provvedere a mettere sul tavolo delle proposte da adottare come possibili soluzioni. Federconsumatori, come anche altre sigle vicine ai consumatori hanno non solo proposto delle misure alternative ma hanno anche ribadito la determinazione a mettere in atto delle proteste più incisive, invocando delle forme di mobilitazione generale per fronteggiare l’emergenza.
Le associazioni dei consumatori hanno inoltre fatto sapere che sperano in un cambio di rotta risolutivo da parte del nuovo Governo, chiedendo che si pattuisca la sospensione dei distacchi di energia elettrica e gas, oltre che si preveda una rateizzazione lunga delle bollette.
Per venire incontro ai consumatori, si sono fatte altre proposte quali: l’ampliamento dei bonus sociali ed una valutazione più pertinente della casistica della morosità incolpevole. Nella lista delle proposte dei consumatori si menzionano non solo le bollette ma anche i prodotti di largo consumo per i quali si chiede: la riduzione delle accise sui carburanti; il taglio dell’iva su alimenti e prodotti essenziali; la gratuità di mense e libri scolastici.
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