Chiara Ferragni, un nome che risuona in tutta la rete, ha costruito un impero sia finanziario che mediatico. La sua ascesa è stata fulminea, ma il carburante di questo successo consiste in due elementi cruciali: una costante ondata di successi e una solida credibilità, elementi imprescindibili per ogni influencer. Qualora uno di questi fattori vacillasse, potrebbe innescarsi un effetto domino dai risvolti negativi, come dimostra l’episodio ribattezzato pandoro-gate, che potrebbe trasformarsi nel temuto “cigno nero”.
Chiara Ferragni, un guru spiega cosa le succederà nel 2024
Diversamente da quanto accade in una tradizionale attività economica, dove si considerano posti di lavoro, produzione e debiti, nel mondo degli influencer si parla di followers e contratti pubblicitari. Secondo le parole di Alex Orlowski, esperto di web e social e fondatore di WOM Srl, intervistato da Giulia Sorrentino per Mowmag, la perdita di 100.000 followers da parte dell’imprenditrice dall’inizio dello scandalo non è un dettaglio da sottovalutare, poiché rappresentano una porzione di follower attivi, non semplici passanti o account multipli.
Per Fedez, il cui palcoscenico principale rimane la musica e la televisione, le ripercussioni del caso Balocco sono presumibilmente minori. Invece, per Chiara, il moltiplicarsi di commenti negativi è una preoccupazione maggiore. Orlowski evidenzia: “La sua scusa e il suo video non hanno convinto. I hater sono una costante, ma ora i commenti positivi scarseggiano, dal momento che il pubblico si sente tradito”.
Il branding è sensibile. Orlowski sottolinea che i contratti con gli influencer spesso includono clausole relative all’etica e alla morale. La situazione attuale di Chiara Ferragni potrebbe avere effetti negativi sulle aziende a lei collegate. L’esperto consiglia ai Ferragnez di “stare zitti ed eclissarsi” per un periodo di riflessione.
Orlowski, nel concludere, afferma che Ferragni ha rischiato, “giocando con il fuoco”, e in passato ha già avuto a che fare con situazioni al limite. La gestione delle crisi richiede trasparenza, qualità che sembra mancare attualmente a Ferragni, come suggerisce la recente controversia delle uova di Pasqua. La sua immagine è fortemente esposta e le recenti gestioni non promettono un futuro roseo per i suoi contratti, con aziende come Safilo che hanno già preso posizione. È probabile che molti accordi previsti per il 2024 non verranno rinnovati a causa di questi scivoloni.