L’indagine sulla presunta violenza sessuale commessa da Leonardo Apache La Russa, figlio di Ignazio La Russa, e del suo amico deejay Tommaso Gilardoni, nei confronti di un’ex compagna di liceo entra in una fase cruciale con l’analisi dei contenuti dei cellulari di Leonardo. La Procura di Milano ha sequestrato i due cellulari del figlio di La Russa, entrambi consegnati volontariamente dal ragazzo.
L’indagine si concentrerà sull’analisi delle chat, video, immagini, localizzazioni de audio presenti nei dispositivi, escludendo le conversazioni con soggetti coperti dalle garanzie parlamentari, come il padre di Leonardo. Le operazioni tecniche inizieranno il prossimo sei settembre, così l’indagine sulla presunta violenza sessuale commessa da Leonardo Apache La Russa e Tommaso Gilardoni, nei confronti di un’ex compagna di liceo, entrerà nel vivo.
Caso Leonardo Apache La Russa: l’analisi del contenuto dei cellulari
La Procura di Milano ha iniziato l’analisi dei contenuti dei due cellulari del figlio del presidente del Senato, Ignazio La Russa. I dispositivi, consegnati volontariamente dal giovane lo scorso 14 luglio, potrebbero contenere informazioni cruciali per ricostruire gli eventi della notte del 18 maggio all’Apophis Club di Milano, dove la presunta vittima ha incontrato gli indagati.
La pm Rosaria Stagnaro, titolare delle indagini della squadra mobile, e le difese degli indagati hanno selezionato 25 parole chiave per scandagliare le chat nei cellulari di Leonardo. Tuttavia, le conversazioni con soggetti coperti dalle garanzie parlamentari, come il padre di Leonardo, saranno escluse dall’analisi. L’esame del materiale riguarderà anche video, immagini, localizzazioni e audio. Le operazioni tecniche sono iniziate il sei settembre.
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Leonardo e Gilardoni sono accusati di aver commesso violenza sessuale nei confronti di una ventiduenne durante una serata all’Apophis Club. Secondo l’accusa, i due avrebbero portato la ragazza nella casa di famiglia di Leonardo, dove avrebbero avuto rapporti sessuali non consenzienti con lei. Entrambi gli indagati negano le accuse, mentre l’indagine è ancora in corso per appurare le loro responsabilità.
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