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Caterina Balivo torna in TV ma non mancano le critiche: il pubblico de ‘La volta buona’ la boccia

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L’atteso ritorno di Caterina Balivo in televisione con il programma “La volta buona” non è stato accolto come sperato. Difatti, già dalla prima puntata, andata in onda il 9 settembre su Rai1, sono sorte numerose polemiche. La decisione della conduttrice di trattare temi particolarmente delicati ha scatenato un’ondata di critiche sui social network, in particolare su X, dove molti utenti hanno espresso il loro disappunto.

“Che squallore!”: pubblico contro Caterina Balivo

La nuova stagione del programma aveva l’obiettivo di rinnovarsi e mantenere la fiducia del pubblico, nonostante gli ascolti non brillanti delle edizioni precedenti. Tuttavia, la scelta di aprire la puntata con argomenti di cronaca nera, focalizzandosi sul tragico destino di giovani vittime di crimini violenti, ha sorpreso e scontentato molti spettatori. In particolare, l’intervista con la nonna di Christopher Thomas, il giovane di 16 anni tragicamente ucciso a Pescara, ha destato malcontento.

Christopher è stato assassinato il 23 giugno scorso in un’area appartata del parco Baden Powell a Pescara, ricevendo 25 coltellate da due coetanei per una presunta questione di droga non pagata. La scelta di includere questo doloroso racconto in un programma che dovrebbe essere incentrato su temi più leggeri o positivi ha portato il pubblico a criticare duramente la Balivo e il format dello show.

Caterina Balivo

Utenti irritati hanno commentato: “Anche oggi Caterina Balivo apre con la cronaca nera. Sarà felice Milo Infante a Ore 14. Errare è umano, perseverare è emblematico della mancanza di autori e idee”, evidenziando un’apparente incongruenza tra il titolo del programma e i contenuti trattati, che hanno lasciato poco spazio a storie di ispirazione o redenzione.

Altri hanno aggiunto: “Il programma si chiama La volta buona e c’è una nonna che racconta l’accoltellamento del nipote. Non c’è logica, che squallore“, mostrando un evidente disaccordo con le scelte editoriali del programma, che sembrano contrastare con le aspettative di chi sperava in contenuti più uplifting.

Questa accoglienza negativa solleva interrogativi su come il programma verrà percepito nelle prossime puntate e se sarà possibile per la produzione adeguarsi alle aspettative del pubblico, riorientando i contenuti per riconquistare quella parte di audience che si è sentita alienata dalla scelta dei temi trattati nella puntata d’esordio.

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