Cesara Buonamici, storico mezzo busto del Tg5, durante l’edizione serale del telegiornale ha lanciato un servizio che l’ha interessata in prima persona, dal momento che si è ritrovata ad essere una vittima di una banda specializzata in rapine di orologi e preziosi, ribattezzata la “banda dei Rolex”. Nel corso dell’edizione delle 20 del telegiornale di Canale 5, lo scorso 15 giugno la giornalista ha dato una notizia che l’ha toccata da vicino, come ha spiegato lei stessa.
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La Buonamici lanciando un servizio su una banda di rapinatori ha annunciato durante il Tg5: “La polizia di Firenze ha sgominato una banda specializzata in rapine di orologi e preziosi. La particolarità, in questo caso, è che chi vi racconta la notizia, cioè io, ha vissuto questa esperienza in diretta, perché la rapinata ero io”.
Cesara Buonamici rapinata insieme al marito dalla “banda dei Rolex”
La disavventura vissuta dalla giornalista e da suo marito Joshua Kalman risale allo scorso 24 aprile, quando la coppia ha subito una rapina mentre si trovava insieme in auto. Tre ladri si sono affiancati alla loro auto minacciandoli, per poi sottrargli due orologi. Cesara Buonamici e suo marito erano stati pedinati dalla “banda dei Rolex”, che li ha rapinati strappando loro dal loro polso due orologi di grande valore: un Patek Philippe Nautilus in acciaio ed un Cartier Panthère in oro bianco.
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La banda ha fatto diverse vittime, come emerso dalle indagini svolte dalla squadra mobile della Questura Firenze, in collaborazione con quella di Napoli. La banda a distanza di diversi mesi è stata identificata ed arrestata.
I membri della “banda dei Rolex” sono quattro rapinatori campani di età compresa tra i 25 e i 50 anni. I malviventi a bordo di un Suv e di un furgone hanno rapinato a Firenze Cesara Buonamici ed il marito, applicando una strategia adoperata più volte. Le indagini hanno permesso di risalire a tre dei quattro rapinatori che sono finiti in manette a Napoli: due rapinatori sono stati presi in custodia cautelare nel carcere di Poggio Reale, mentre il terzo è stato sottoposto agli arresti domiciliari. Ma manca all’appello un quarto uomo, che avrebbe fatto da palo agli altri tre, nel corso delle rapine messe in atto dalla banda.