Chanel Totti, figlia dell’ex capitano della Roma Francesco Totti e della conduttrice Ilary Blasi, è di nuovo al centro dell’attenzione mediatica non tanto per la sua vita privata, ma per le scelte che fa sui social network. Da tempo, Chanel si trova a gestire la pressione di essere una figlia d’arte, situazione che porta con sé non solo vantaggi ma anche una miriade di critiche, spesso molto aspre. Recentemente, la giovane influencer ha pubblicato una serie di scatti che alcuni utenti hanno giudicato troppo maturi per la sua età, scatenando commenti negativi sotto ai suoi post. Questi includono frasi come “Rifatta”, “Sembri una trentenne” e altre critiche sulla presunta accelerazione della sua immagine pubblica che, secondo alcuni, non sarebbe adeguata ai suoi sedici anni.
La sponsorizzazione di Vinted e le polemiche
Chanel, che ormai conta quasi 550.000 follower su Instagram, ha recentemente intrapreso una collaborazione con Vinted, la nota piattaforma online di vendita di abiti e accessori usati. Questa mossa ha ampliato ulteriormente le polemiche, con alcune persone che l’hanno accusata di sfruttare impropriamente la sua immagine per fini commerciali. Nel video di sponsorizzazione, Chanel invita i suoi follower a visitare il suo profilo Vinted, dove ha caricato alcuni articoli personali per la vendita. Questo passo ha suscitato ulteriori critiche, con commenti che vanno dal semplice scetticismo sulla necessità di una figura pubblica di vendere abiti usati fino ad accuse più severe che la ritraggono come distaccata dalla realtà economica delle persone comuni.
Chanel Totti, pubblico contro di lei
Nonostante le critiche, ci sono anche molti che difendono la libertà di Chanel di gestire la sua immagine e le sue attività commerciali come meglio crede, sottolineando che molte altre celebrità e influencer di ogni età fanno scelte simili. La giovane Totti, per ora, sembra navigare queste acque turbolente con una certa sicurezza, continuando a pubblicare contenuti che riflettono la sua personalità e i suoi interessi. Tuttavia, episodi come questi sollevano questioni più ampie sull’impatto dei social media sui giovani pubblici e sul modo in cui le figure pubbliche, specialmente i giovani figli d’arte, vengono percepiti e giudicati dal pubblico. Chanel, in questo contesto, non è solo un’influencer ma diventa un simbolo delle sfide che i giovani devono affrontare nell’era digitale.