Poche ore fa, Petrow Corum, un giovane di 24 anni, si è consegnato alla giustizia meno di due giorni dopo gli spari che hanno spezzato la vita di Alexandru Ivan. Ieri sera, accompagnato dai suoi avvocati, ha ammesso di aver organizzato l’incontro fatale, venendo poi arrestato per l’omicidio del ragazzo di 14 anni, avvenuto nel parcheggio della metro C di Pantano, ai margini della periferia romana.
Dietro la tragedia: la doppia vita di Petrow Corum
Chi è davvero Petrow Corum? Un ragazzo con precedenti per reati contro il patrimonio, e una spiccata passione per le macchine e gli orologi di lusso, come mostrano i post sui suoi profili social – ora cancellati. Non solo sfoggiava orologi costosi e vestiti firmati, ma anche foto di ville decorate in vero stile Casamonica, tra orsi di peluche su divani lussuosi e quadri di gusto discutibile. Ma era questa vita di lusso una facciata o la realtà?
Dopo la tragica notte, il padre di Alex, Eduard Ivan, ha espresso un misto di dolore e speranza:
“È un primo passo, ma mancano gli altri tre che erano in macchina con lui. Spero che li rintraccino al più presto”.
Eduard si prepara a riportare il corpo di suo figlio in Romania, dove si terranno i funerali, non appena sarà possibile.
Le indagini: chi erano gli altri tre con Petrow
Nel frattempo, le indagini non si fermano. L’obiettivo è chiaro: trovare gli altri tre individui che erano con Corum e definire cosa ha scatenato la violenza mortale. I carabinieri di Frascati, guidati dalla Procura di Velletri, stanno mettendo insieme il puzzle delle ultime ore di Alex, partendo da un litigio acceso in un bar della borgata Finocchio, un conflitto che ha portato a una serie di eventi culminati nel tragico epilogo.
La situazione è precipitata quando l’uomo ricercato, parente di Corum, ha aperto il fuoco contro il gruppo in attesa nel parcheggio, colpendo Alex al petto. Un gesto fatale che ha lasciato una comunità in cerca di risposte e una famiglia devastata.
La vicenda di Petrow Corum lascia molte domande aperte. Qual era il vero volto dietro i suoi post sfavillanti? Come ha potuto un giovane con una vita apparentemente così piena di lusso scivolare in un abisso di violenza? Con il procedere delle indagini, si spera che venga fatta chiarezza su questa tragedia che ha scosso la comunità, e che giustizia sia fatta per Alexandru Ivan e la sua famiglia. Nel frattempo, la società osserva, riflettendo sull’immagine che spesso si cela dietro ai riflettori dei social media – un mondo di finzione, forse, dove il vero costo umano rimane nascosto fino a quando non si consuma una tragedia.