Durante la puntata di “Che tempo che fa”, l’intervista di Fabio Fazio a Chiara Ferragni non ha riscontrato il successo sperato. Molti, dal pubblico ai media, hanno manifestato delusione per l’assenza di notizie inedite e per le domande poco incisive del presentatore, il quale si è limitato a ripercorrere storie già conosciute sulla famosa imprenditrice digitale.
Fabio Fazio inciampa nell’intervistare Chiara Ferragni
Ma c’è stato un ulteriore passo falso da parte di Fazio, evidenziato inizialmente da Dagospia e poi messo in luce da Selvaggia Lucarelli sui social:
“Faccio notare che i due giornali su cui si è sviluppata l’inchiesta che ha portato fin qui non si mostrano”.
Nonostante la parte significativa dell’intervista sia stata dedicata al tema della beneficenza legata ad una nota campagna pubblicitaria del pandoro, messa sotto la lente dopo indagini giornalistiche, Fazio non ha menzionato le fonti originali dell’indagine. Sullo sfondo dello studio televisivo, infatti, comparivano copertine di periodici diversi come Oggi, Chi, Diva e Donna, Novella 2000, e Vanity Fair, ma mancavano quelle dei giornali che hanno effettivamente investigato la vicenda, Domani e Il Fatto.
Selvaggia Lucarelli ha sottolineato questo dettaglio nelle sue storie di Instagram, ricordando che questi giornali corrono anche il rischio di affrontare conseguenze legali e che meriterebbero riconoscimento:
“Ricordo sempre che sono anche quelli che si assumono il rischio economico di eventuali cause legali – aggiunge – per cui andrebbero ringraziati sempre. E invece le marchette ai giornali di gossip… Vabbè”.
Questa omissione ha suscitato sorpresa e critica, poiché non riconoscere il lavoro giornalistico che sta dietro agli scoop è considerato da molti un passo falso significativo in un’intervista di tale portata.