Chiara Ferragni, nuovo esposto del Codacons: si indaga anche sui biscotti
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Chiara Ferragni, nuovo esposto del Codacons: si indaga anche sui biscotti
I problemi non finiscono per l’icona del web Chiara Ferragni. Il mese di dicembre è stato turbolento per l’imprenditrice digitale, finita sotto i riflettori dell’Antitrust e ora nel mirino del Codacons.
Un’ondata di sospetti ha colpito la campagna del Natale 2022, il “Pink Christmas”, un pandoro dalla confezione invitante e una promessa altrettanto dolce: supportare l’ospedale Regina Margherita di Torino. Ma la realtà? Un quadro meno chiaro: i fondi per la ricerca dell’osteosarcoma e del sarcoma di Ewing già disponibili, senza bisogno del pandoro solidale.
Chiara Ferragni travolta da nuove polemiche: Codacons alza il tiro
Il colpo di scena arriva con una multa salata: un milione di euro. Risposta di Chiara? Un milione di euro versato all’ospedale e scuse pubbliche via Instagram, ma invece di placare le acque, le scuse hanno acceso altri dubbi. Da allora, è bufera su più fronti per l’influencer, con diverse iniziative sotto lente di ingrandimento.
E non è tutto: il caso della bambola Trudi a immagine e somiglianza di Chiara diventa un giallo. Il ricavato doveva andare all’organizzazione “Stomp Out Bullying”, ma ecco la doccia fredda:
“Non sappiamo chi sia questa donna e non abbiamo mai ricevuto una donazione”
Parole di Ross Ellis, CEO di Stomp Out Bullying, a gettare ombre sulla veridicità dell’operazione benefica.
La lista delle controversie si allunga con le accuse sulla collaborazione tra Ferragni e Oreo. Una capsule collection in edizione limitata avrebbe dovuto raccogliere fondi per la lotta al Covid-19, ma il Codacons non ci sta e chiede trasparenza.
Non è la prima volta che Chiara finisce sotto osservazione. Già nel 2020 un’esposto sollevava perplessità su un altro progetto con Balocco. Il “cento per cento delle ricavato delle vendite sarebbe andato in beneficenza“, dichiarava, ma ora si indaga per capire la sostanza dietro le parole.
Nuove indagini per Chiara Ferragni: il Codacons fa un altro esposto
Le indagini si infittiscono, con Milano e Cuneo attive sui fronti legali. Al centro della tempesta, oltre a Ferragni, anche Alessandra Balocco, presidente dell’azienda dolciaria. L’accusa è pesante: truffa aggravata. Gli investigatori sono sulle tracce di un possibile profitto ingiusto ricavato dalla vendita dei pandori, mentre le segnalazioni dei consumatori ingannati superano le 250.
L’attenzione è massima sulle mosse future di Chiara e sulle indagini in corso. La domanda sospesa è: si tratta di un malinteso o di qualcosa di più grave? Le risposte arriveranno dalle mosse dell’Antitrust e dalla reazione di una delle influencer più seguite al mondo. Nel frattempo, i fan attendono, sperando in un lieto fine per la loro beniamina digitale.