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Chiara Ferragni rompe il silenzio sul caso del pandoro Balocco: “Voglio chiarire tutto, ma solo con le autorità”

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Chiara Ferragni, attraverso una dichiarazione rilasciata dai suoi avvocati, ha chiarito che intende collaborare con le autorità giudiziarie, esprimendo la volontà di dialogare esclusivamente con i magistrati.

Chiara Ferragni: solo la verità al magistrato sul “Pandoro Gate”

Svolta inaspettata nel caso che ha scosso il mondo del gossip e della beneficenza, “Sono pronta a chiarire tutto ma solo con le autorità”, afferma Chiara Ferragni in merito all’affaire del pandoro Balocco. L’imprenditrice di fama mondiale e CEO di Tbs Crew Srl e Fenice Srl, Chiara Ferragni, si dice pronta a fare piena luce sulla vicenda, ma ribadisce con fermezza la sua decisione di rispondere esclusivamente ai magistrati.

Tale posizione è stata riaffermata attraverso una comunicazione ufficiale dei suoi legali, Marcello Bana e Giuseppe Iannaccone, che hanno ricevuto ripetute richieste di chiarimenti da parte dei media. La Ferragni, nel comunicato, conferma la sua piena fiducia nelle autorità giudiziarie e la sua disponibilità a collaborare per risolvere la questione.

Questa dichiarazione segue il primo comunicato del 8 gennaio, quando è trapelata la notizia che la Ferragni fosse stata iscritta nel registro degli indagati per truffa aggravata. Anche in quella circostanza, l’imprenditrice aveva manifestato serenità e buona fede, sottolineando la sua fiducia nella magistratura.

Indagine Balocco-Ferragni: a che punto siamo

Il fulcro dell’indagine è il pandoro Balocco-Ferragni, un prodotto lanciato nel Natale del 2022 che prometteva di devolvere parte del ricavato all’Ospedale Regina Margherita di Torino. Il prezzo del pandoro, venduto al triplo del costo medio, suggeriva un atto di beneficenza nascosto dietro l’acquisto. Tuttavia, è emerso che la donazione era già stata effettuata per un totale di 50mila euro, sollevando dubbi e perplessità.

Chiara Ferragni rompe il silenzio sul caso del pandoro Balocco: "Voglio chiarire tutto, ma solo con le autorità"

Attualmente, sotto la lente degli inquirenti ci sono Chiara Ferragni e Alessandra Balocco, presidente della nota azienda dolciaria piemontese. La questione ha portato all’apertura di un fascicolo identico sia a Milano che a Cuneo, ma una delle due procure potrebbe doversi astenere, lasciando il caso nelle mani dell’altra. La vicenda è ancora in fase di sviluppo, e il pubblico attende con ansia gli esiti delle indagini. Riuscirà Chiara Ferragni a dimostrare la sua estraneità alle accuse? Il “Pandoro Gate” resta una delle questioni più calde di questo inizio d’anno, e le risposte potrebbero avere un importante impatto sia sulla sua immagine che sulla fiducia dei consumatori nelle iniziative di beneficenza legate ai vip.

Il caso, ribattezzato dai media come il “Pandoro Gate”, si configura non solo come una potenziale crisi per l’immagine di Chiara Ferragni ma anche come un campanello d’allarme sulle pratiche di marketing che legano cause nobili a prodotti commerciali. Quel che è certo è che la Ferragni non sembra volersi nascondere dietro a comunicati stampa rassicuranti o a pubbliche relazioni. La sua scelta di parlare unicamente con le autorità potrebbe essere interpretata come un segno di rispetto per il processo giudiziario, oltre che una mossa per preservare la propria credibilità in un momento così delicato.

 

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