Coronavirus. È un messaggio che contiene positività e speranza quello che ieri, a Domenica In, ha lanciato l’immunologo Francesco Le Foche.
“Il virus tende ad autospegnersi, torneremo presto alla vita di sempre”, ha detto il Professore del Policlinico Umberto I di Roma.
I dati che arrivano dai reparti di terapia intensiva lasciano intravedere un futuro meno impegnativo, ed è questo, purtroppo, il dato che l’Italia si porterà come cicatrice nel futuro.
“Il Lazio ha tenuto bene, posso parlare del Policlinico Umberto I, avendo più aree siamo riusciti a dividere bene i casi covid e quelli che non lo erano”, ha aggiunto l’immunologo.
Lo stesso, aggiungiamo noi, non può dirsi per le aree più colpite dalla pandemia. Presidi nei quali solo la dedizione e in molti casi il sacrificio di medici ed infermieri, sono riusciti ad arginare la malattia.
Quando la situazione sarà terminata una riflessione attenta sul sistema sanitario nazionale andrà fatta, prima di tornare a parlare di Grande Fratello e a ballare la macarena.
Incalzato da Mara Venier sui tempi di riapertura e ritorno alla normalità, il Professor Francesco Le Foche ha risposto:
“Dobbiamo essere sicuri che la chiusura abbia avuto i suoi effetti. Si sono decompressi gli ospedali, insiste l’immunologo, quindi ora possiamo aiutare meglio le persone.
Abbiamo l’opportunità di trattare bene le persone, ma questo va fatto sul territorio perché ci dà l’opportunità di riaprire in sicurezza.”
Quindi, a dispetto di quanti, per esigenze economiche, vorrebbero riaprire al più presto, l’immunologo si mantiene prudente.
Sicuramente il fattore economico, dopo quello delle terapie intensive, è l’altro nervo scoperto di un Paese che, dall’epoca del rigore di Mario Monti, ha dimenticato molte delle belle parole scritte nella Costituzione.
“Il virus tende ad autospegnersi, come la Sars, come una morte programmata. Non voglio dare false illusioni, ma i coronavirus hanno fasi pandemiche e poi queste si riducono.
Quindi secondo me la vita sarà come prima, magari non subito, ma si tornerà a una vita normale”, conclude il Prof. Francesco Le Foche.
Come si è letto in tanti post, cantato da migliaia balconi, scritto su centinaia di lenzuola. E sperando di aver realmente imparato qualcosa.
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