“Coronavirus, una scusa per gli italiani per non lavorare”. È l’offensiva dichiarazione di un medico/presentatore inglese che sta indignando l’Italia. E non solo.
Il personaggio in questione, che con fatica chiamiamo medico per il timore di offendere chi degnamente appartiene alla categoria, è forse alla ricerca di un momento di gloria. O non si spiega.
Christian Jessen, questo il suo nome, si dichiara apertamente gay, ma non è questo il punto. E, forse, nell’epoca dell’immagine sopra ogni altra cosa, nemmeno la sua dichiarata anoressia riversa può risultare così grave.
Ed è certo che Jessen, padre danese e madre inglese, non può fare suo il detto “scagli la prima pietra chi è senza peccato”.
Perchè, il medico e presentatore inglese che ha insultato gli italiani accusandoli di approfittare del coronavirus, qualche magagna l’ha certamente collezionata.
Come quella che l’ha visto al centro di un’inchiesta, nel 2015, per possesso di mefedrone, la cosiddetta droga da stupro.
O, quella più recente, agosto 2018, che ha indagato Jessen nel coinvolgimento di UK Meds, una sorta di portale online per l’acquisto di medicinali in rete senza adeguato sostegno medico.
E quindi un medico molto attento alla sua massa muscolare (anoressia riversa), così perfezionista da dedicare tante energie ad un programma televisivo intitolato ” Grassi contro magri”, farebbe bene a non ergersi a moralista!
“Coronavirus, una scusa per gli italiani per non lavorare”
“Quello che dico potrebbe essere un po’ razzista, e mi toccherà scusarmi, ma non pensate che il coronavirus sia un po’ una scusa?
Gli italiani, sappiamo come sono, per loro ogni scusa è buona per chiudere tutto, interrompere il lavoro e fare una lunga siesta”.
L’intervista, rilasciata alla rete radiofonica Fubar, e riportata dal quotidiano Indipendent, ha quindi messo al centro della battuta di Jessen un atteggiamento degli italiani che non può e non deve riferirsi al momento attuale.
Come se, le misure adottate dal Governo, siano un una scusa per stare in panciolle e non andare a lavorare.
In un momento così drammatico, che vede il numero dei morti e dei contagi salire vertiginosamente nel nostro Paese, le parole del medico sono intollerabili. Indegne non solo per un medico, ma per qualsiasi uomo che possa definirsi tale.
Pronta la risposta di Luigi Di Maio, in qualità di Ministro degli Esteri.
“E stavolta, sono sincero, non ci servono nemmeno le scuse, ancor meno le sue”.
Evidente nelle sue parole l’allusione alla vicenda del video circolato in Francia riguardo la pizza italiana.
“È un piccolo uomo, prosegue Di Maio, lasciamolo alle sue farneticazioni e guardiamo avanti. Con dignità, come abbiamo sempre fatto”.
Non possiamo che essere d’accordo!
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