Un nome che sta facendo discutere, un passato tra tribunali e politica, e ora una denuncia che potrebbe mettere in difficoltà il governo.
Luigi Li Gotti è il legale che ha presentato un esposto contro Giorgia Meloni, il ministro della Giustizia Carlo Nordio, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il sottosegretario Alfredo Mantovano. Il caso? La scarcerazione e l’espulsione di Osama Almasri, generale libico accusato di crimini contro l’umanità.
Ma chi è davvero Luigi Li Gotti? Un ex senatore, un avvocato di peso, un uomo con un passato politico complesso. Vediamo la sua storia.
Un avvocato con una carriera tra mafia e processi storici
Li Gotti, 78 anni, è originario di Mesoraca, in provincia di Crotone, ma da quasi 50 anni vive a Roma. Nella sua lunga carriera da penalista, si è occupato di alcuni dei processi più importanti della storia italiana.
Ha difeso pentiti di Cosa Nostra, tra cui nomi di spicco come Tommaso Buscetta, Giovanni Brusca e Francesco Marino Mannoia. Ma ha anche lavorato come parte civile in processi di enorme rilievo, come quello sulla strage di Piazza Fontana e uno dei procedimenti per l’omicidio di Aldo Moro.
Un altro caso che lo ha visto in prima linea è stato quello legato alla famiglia di Luigi Calabresi, il commissario assassinato negli anni ‘70.
Insomma, un avvocato che ha vissuto decenni di battaglie legali e che ora torna alla ribalta per aver messo sotto accusa il governo Meloni.
Dal MSI all’Italia dei Valori: un passato politico variegato
Ma Luigi Li Gotti non è solo un avvocato. Ha avuto un ruolo importante anche in politica, passando da destra a sinistra nel corso degli anni.
Ha iniziato la sua carriera politica nel Movimento Sociale Italiano (MSI), partito neofascista fondato nel dopoguerra. In seguito, è entrato in Alleanza Nazionale, il partito di Gianfranco Fini, ma nel 1998 ha deciso di abbandonarlo.
Nel 2002 si è avvicinato all’Italia dei Valori (IdV), il movimento guidato da Antonio Di Pietro, ex magistrato di Mani Pulite. Con IdV, ha avuto una carriera di primo piano:
•2006-2008: Sottosegretario alla Giustizia nel secondo governo Prodi
•2008: Eletto senatore con l’Italia dei Valori
•2013: Fine della sua esperienza politica con IdV
Oggi, dice di sentirsi più vicino al Partito Democratico, ma assicura che la sua denuncia non ha motivazioni politiche.
La denuncia contro Giorgia Meloni: “Perché prendere in giro i cittadini?”
La vicenda che ha portato Li Gotti sotto i riflettori è la gestione del caso Osama Almasri. Il generale libico, fermato a Torino su mandato della Corte Penale Internazionale, è stato poi rilasciato ed espulso con un volo Falcon 900 dei servizi segreti italiani.
Li Gotti non ha dubbi: il governo avrebbe agito in modo arbitrario e poco trasparente. Per questo, ha presentato un esposto di due pagine alla Procura di Roma il 23 gennaio 2025, dando il via all’indagine che oggi coinvolge Giorgia Meloni e i suoi ministri.
“Io ho fatto una denuncia ipotizzando dei reati. Ora la Procura dovrà valutare se ci sono altre fattispecie di reato o inviare tutto al Tribunale dei Ministri”, ha spiegato.
La premier Meloni, invece, ha bollato la denuncia come un attacco politico, definendo Li Gotti “un ex politico di sinistra vicino a Romano Prodi”.
Ma lui ribatte:
“Quando ho letto le bugie che venivano dette sulla storia di Almasri, mi sono detto: ma perché prendere in giro i cittadini? Allora non era meglio stare zitti? Opporre il segreto di Stato e la storia finiva lì”.
L’indagine: cosa succederà adesso?
L’esposto di Li Gotti ha portato la Procura di Roma ad aprire un’indagine con accuse pesanti: favoreggiamento e peculato nei confronti di Meloni, Nordio, Piantedosi e Mantovano.
Il governo difende la sua scelta, sostenendo che Almasri fosse un pericolo per la sicurezza nazionale. Ma le polemiche non si placano e il caso rischia di avere conseguenze politiche e legali.
Cosa succederà ora? L’indagine proseguirà e spetterà alla Procura di Roma decidere se:
1.Archiviare il caso, se non dovessero emergere illeciti
2.Trasmettere tutto al Tribunale dei Ministri, se dovesse ritenere che ci siano reati da approfondire
Intanto, l’opposizione chiede chiarezza e trasparenza, mentre il centrodestra difende la gestione del caso.
Una cosa è certa: Luigi Li Gotti ha riacceso il dibattito politico e giudiziario in Italia. E questa storia è tutt’altro che finita.