Nella puntata del 8 febbraio di Ora o mai più, il programma di Rai 1 condotto da Amadeus che ogni settimana regala momenti di grande spettacolo, Donatella Rettore ha scatenato l’ennesima polemica. Questa volta, a farne le spese è stato Pierdavide Carone, che si è trovato a dover affrontare una dura critica da parte della giurata, mentre il pubblico e gli altri membri del programma si sono divisi tra apprezzamenti e polemiche.
Il cantante, accompagnato dalla coach Gigliola Cinquetti, ha scelto di interpretare una delle canzoni più iconiche della musica italiana: “La donna cannone” di Francesco De Gregori. Un pezzo che, nella sua versione originale, è stato cantato con grande emozione dal leggendario cantautore. Nonostante l’esibizione di Pierdavide Carone sia stata ben accolta da buona parte del pubblico in studio e sui social, Donatella Rettore non ha potuto fare a meno di esprimere il suo disappunto, in modo piuttosto diretto e senza mezzi termini.
“Mi ha emozionato tantissimo Gigliola Cinquetti”, ha esordito Rettore, lodando la coach di Carone. Ma subito dopo, la critica è arrivata secca e pungente: “Lui non ha l’età di De Gregori, non ha nemmeno lo spessore di De Gregori, né la voce”. Un affondo che ha lasciato tutti di stucco, generando un’atmosfera di evidente imbarazzo, soprattutto per il conduttore Amadeus, che ha faticato a mediare tra le parti.
Le parole di Donatella Rettore non sono di certo passate inosservate. “De Gregori è un mio mito”, ha aggiunto la cantante, “Ha quel velluto, quella grazia. Solo una donna può reinterpretare questa canzone quasi al pari di Francesca. Per cui non mi sei piaciuto Pierdavide. Ti do 5”. Una valutazione che, oltre a suscitare malumori in studio, ha scatenato anche le reazioni sui social, dove alcuni utenti hanno sollevato dubbi sulla natura delle critiche di Rettore, chiedendosi:
“Ma Rettore la pagano per dire cattiverie? Non ho mica capito”.
A difendere Carone ci ha pensato la stessa Gigliola Cinquetti, che ha risposto con una critica più costruttiva. “C’è sempre un problema di tonalità quando si canta un pezzo e si è un uomo e una donna”, ha detto la storica cantante. “Forse se avesse un coach uomo… Però lui ha usato la tonalità di Francesco, non l’ha cambiata, è la tonalità originale”. Gigliola ha sottolineato che, per lei, la canzone “non è una canzone dove fare le prestazioni vocali”, ma una canzone “vera e intensa”, invitando quindi a concentrarsi sul messaggio e sull’emotività del brano piuttosto che sulle tecniche vocali.
In effetti, le parole di Gigliola Cinquetti sembrano aver trovato consensi tra il pubblico e i colleghi in studio. La sua visione più emozionale e meno tecnica ha attirato il sostegno di molti, facendo sembrare la critica di Donatella Rettore quasi ingiustificata. Ma il confronto tra i due punti di vista ha chiaramente acceso una discussione, dividendo così il pubblico tra coloro che apprezzano il rigore artistico di Rettore e quelli che invece ritengono che l’interpretazione di Pierdavide Carone fosse altrettanto valida.
L’episodio ha sollevato un tema più ampio, che riguarda la difficoltà di riproporre un brano così iconico, come “La donna cannone”, che ha segnato la storia della musica italiana. Francesco De Gregori, con il suo stile unico e inconfondibile, ha lasciato una traccia indelebile nella musica, e forse questo è il motivo per cui molti, come Donatella Rettore, ritengono che non sia facile per chiunque tentare di emularlo senza risultare inadeguati.
In ogni caso, Pierdavide Carone ha dovuto fare i conti con una critica piuttosto severa, che ha acceso il dibattito sul suo ruolo nel programma e sull’opportunità di riproporre brani tanto amati dal pubblico. Sarà interessante vedere come si evolveranno le dinamiche all’interno del programma nei prossimi episodi e se questa polemica avrà ripercussioni sull’andamento del talent.