La fuga di Filippo Turetta, ricercato per l’omicidio della sua ex fidanzata Giulia Cecchettin, si è conclusa con il suo arresto in Germania, vicino a Lipsia. La polizia tedesca ha fermato Turetta sull’autostrada A9, nei pressi di Bud Durremberg, in Bassa Sassonia, a seguito di un controllo di routine che ha rivelato la sua identità e quella della sua auto, entrambe segnalate da Interpol.
L’avvocato di Turetta, Emanuele Compagno, nominato d’ufficio dal tribunale e non sostituito dalla famiglia, ha informato i genitori dell’arresto. Ora, Turetta, 22 anni, dovrà affrontare le accuse di omicidio aggravato della sua ex fidanzata.
Un giudice tedesco valuterà il mandato di arresto europeo e deciderà sulla consegna di Turetta all’Italia. Secondo Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri, Turetta potrebbe essere trasferito in Italia entro 48 ore per essere processato. Tajani ha sottolineato il ruolo cruciale del coordinamento tra le forze dell’ordine italiane e tedesche nell’arresto.
Nel frattempo, il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, ha annunciato il lutto regionale nel giorno dei funerali di Giulia, con bandiere a mezz’asta e un invito alla comunità a esprimere solidarietà. Zaia ha anche proposto di indossare un fiocco rosso durante i funerali e il 25 novembre, come simbolo contro la violenza di genere, e ha incoraggiato le amministrazioni locali a installare panchine rosse nei comuni e a intraprendere iniziative simboliche contro la violenza sulle donne.
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