L’addio di Fabio Fazio alla Rai che si sta trascinando dietro proteste da parte di tante voci note, secondo i più critici che guardano obiettivamente alla vicenda si tratterrebbe di una decisione dettata principalmente dal mercato editoriale, che permetterà al conduttore ligure che ha dalla sua una lunga carriera la possibilità di ottenere uno stipendio più congruo.
Il trasloco dalla Rai alla Warner Bros Discovery Italia, con cui ha siglato un accordo di quattro anni, metterà in tasca a Fazio un compenso decisamente consistente, i ben informati infatti hanno condiviso il retroscena sul cachet che il conduttore avrebbe messo in tasca: 2,5 milioni all’anno per quattro, ovvero 10 milioni di euro. Rispetto al suo precedente stipendio l’ex volto della Rai è riuscito a far lievitare del 30% il suo cachet visto che l’ultimo contratto con la tv di Stato gli aveva permesso di intascare 1,9 milioni di euro.
Fabio Fazio addio alla Rai, il retroscena sullo stipendio stellare siglato con la Warner Bros Discovery Italia
Se da una parte il conduttore ha dovuto rinunciare a proseguire la sua carriera sulle reti della televisione pubblica, dall’altra comunque ha strappato un accordo più che vantaggioso dal punto di vista economico passando su Canale Nove. Uno stipendio stellare che sarà proficui per la sua società Officina, fondata nel 2017 e di cui ora è socio al 50% con Banijay. La nuova avventura su la Nove dove traslocherà con il suo storico talk Che tempo che fa, insieme a Luciana Littizzetto (ma anche alla squadra di autori ed al gruppo di Officina), potrebbe regalare delle belle soddisfazioni a Fabio Fazio, il quale potrebbe riscattarsi dopo aver dovuto dire addio alla Rai, ma senza sollevare polemiche.
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Infatti il conduttore ligure nel corso della puntata del 14 maggio del suo talk domenicale ha ribadito di non avere in canna colpi da sparare contro l’azienda di Viale Mazzini: “Non ci sono uomini adatti a tutte le stagioni e io non credo di esserlo. Intraprendo un nuovo cammino e qui però ho trascorso 40 anni di 70 che ne ha la Rai. Avevo 18 anni quando ho cominciato e non posso che avere gratitudine nei confronti della Rai. Se dicessi mai qualcosa di scortese, non accadrà mai, è come se lo dicessi contro di me. Io e la Rai siamo la stessa cosa”.
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