Continua a tenere banco la questione del DDL Zan e questa volta Fedez organizza una diretta Instagram per suppportarne l’approvazione.
Nei giorni scorsi Fedez era intervenuto pubblicamente per difendere Chiara Ferragni che, proprio sul Disegno di Legge Zan, aveva detto : “Politici fate tutti schifo “.
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Fedez è impegnato non da oggi su questo tema. Anche la sua uscita al Concertone del Primo Maggio riguardava proprio questo tema molto delicato. Così ha deciso di organizzare una diretta sulla sua piattaforma social, precisando subito una cosa.
Fedez prende posizione sui social
“Non c’è l’obiettivo mio o di mia moglie di fare politica, siamo cittadini e entriamo nel dibattito pubblico, perché ciò che riguarda il mio Paese riguarda noi e riguarda voi, e lo faccio da quando avevo 14 anni“, dice in apertura il rapper milanese. Che, immediatamente, è entrato nella polemica che sta riguardando il DDL Zan e la posizione di Italia Viva.
Anche Fedez accusa il partito di Renzi di aver fatto un passo indietro, rischiando in questo modo di far cadere l’approvazione al Senato. Nella diretta Instagram organizzata da Fedez è arrivato anche il Deputato Zan, colui che ha promosso questa legge a sostegno della “diversità”.
Dice il diretto interessato : “La legge alla Camera ha subito un iter di un anno e Italia Viva ha dato un contributo importantissimo alla sintesi finale, che raccoglieva diverse proposte di legge, tra cui la mia e quella di Scalfarotto“.
Ora però, precisa Fedez, la posizione del partito fondato da Matteo Renzi, rischia di far saltare l’ultimo passaggio previsto per la prossima settimana.
E la presa di posizione del Vaticano
È di queste ore anche la presa di posizione del Vaticano, contraria alla Legge che riguarda omosessuali e orientamento di genere. Fedez coglie la palla al balzo per lanciare un appello proprio a Matteo Renzi. “È l’opportunità per stare al passo coi tempi“, dice il rapper al senatore di Italia Viva.
Concludendo: “Un messaggino che mi permetto di dare all’ego di Renzi: visto che si vuole fregiare di essere un paladino dei diritti, diciamo che riuscirebbe facendo votare il suo partito pro Ddl Zan.”