Avere un rapporto costantemente idilliaco con i propri figli è pura utopia. Conflitti, litigi, scontri e preoccupazioni se non sono all’ordine del giorno, poco ci manca. Ma sai che il figlio che ti fa più arrabbiare è quello che maggiormente ti somiglia?
E non siamo noi a dirlo ma un’accreditata psicologa che lo ha affermato dopo una ricerca scientifica seria e approfondita.
La dottoressa Marta Segrelles questo è il nome dell’esperta, non ha dubbi in proposito. Un genitore tende a non approvare nei figli quei comportamenti che gli appartengono e il motivo è semplice.
I bambini tendono ad imitare il linguaggio e i comportamenti delle persone che vivono accanto a loro. I genitori rappresentano quindi il modello più forte, perché il più presente e costante.
Il problema nasce nella difficoltà dei genitori a rendersene conto e a non ammettere che quei difetti e atteggiamenti sbagliati che vedono nel proprio figlio, sono gli stessi che gli appartengono e che compiono ogni giorno.
È interessante aprire una parentesi per riflettere sul fatto che i bambini in presenza della madre sono cento volte peggio. Un’educatrice spiega il perché. I padri non sono certamente immuni da queste problematiche, ma sembra che abbiano meno scontri con i propri figli rispetto alle consorti.
Il figlio che ti fa più arrabbiare è quello che più ti somiglia: si chiama proiezione
Questo fenomeno psicologico prende il nome di proiezione.
“Tutto ciò che ti preoccupa è che non approvi negli altri (figli compresi ndr) è solo una proiezione di ciò che non hai risolto su te stesso”.
È quanto afferma la psicologa che consiglia quindi i genitori a prenderne atto per meglio comprendere i propri figli. E per evitare, di conseguenza, quegli attriti e quei conflitti che caratterizzano il rapporto con loro.
I consigli dell’esperta
La dottoressa Segrelles offre alcuni importanti suggerimenti per risolvere il problema e raggiungere una maggiore serenità con i propri figli.
“I genitori sono sconvolti nel vedere i propri errori commessi e ripetuti dai loro figli e ciò diventa una costante fonte di discussione”.
Cosa possiamo fare dunque in questo caso per risolvere i conflitti e raggiungere un rapporto più sano e armonioso?
- Smettere di urlare e rimproverare il figlio, ma provare a visualizzare il problema in modo obiettivo per cercare di risolverlo.
- Analizzare le nostre reazioni, il tono della voce e ogni parola che usiamo.
- Ricordare tutte le volte che noi stessi abbiamo alzato la voce, sbattuto una porta, fatto una smorfia, risposto scortesemente.
- Se siamo nervosi o arrabbiati, rimandare la discussione con i nostri figli.
- Imparare a controllare le nostre emozioni per trasmettere lo stesso autocontrollo e la stessa serenità.
- Cercare di passare più tempo possibile con i nostri figli per migliorare il legame e crescere insieme.
Consigli utili che ogni genitore dovrebbe mettere in atto. O almeno fermarsi a riflettere il tempo necessario.