L’omicidio di Alika Ogorchukwu avvenuto in pieno giorno al centro di Civitanova Marche, ha spostato l’attenzione su Filippo Ferlazzo, che ha aggredito e strangolato l’ambulante nigeriano in preda ad un raptus di rabbia. Il legale dell’omicida di Civitanova ha richiesto la perizia psichiatrica sul suo assistito, il cui passato rivela che il 32enne ha una storia personale e clinica complessa. La sua reazione spropositata nei confronti dell’ambulante nigeriano sarebbe da ricondurre al suo quadro psichiatrico: soffre di disturbo bipolare.
Dopo aver avuto seri problemi di tossicodipendenza nel corso dell’adolescenza, Filippo Ferlazzo è stato sottoposto in età adulta ad un trattamento sanitario obbligatorio (TSO) e così gli è stata diagnosticata la sindrome bipolare associata a comportamenti psicotici. Oltre alla diagnosi del disturbo bipolare è emerso che il 32enne salernitano sarebbe invalido al 100%.
La furia con cui Ferlazzo si è scagliato contro Alika Ogorchukwu ha indignato l’opinione pubblica non solo per l’indifferenza dei passati, che non sono intervenuti per fermare l’omicida di Civitanova, ma anche per il fatto che un soggetto che soffre di sindrome bipolare con comportamenti psicotici e disturbo borderline di personalità, la cui la madre era stata nominata sua tutrice, non venisse seguito.
Ferlazzo, da adolescente ha passato due anni in comunità per via dei suoi problemi di tossicodipendenza per poi essere sottoposto qualche anno fa ad un Tso a Salerno, questi elementi potrebbero bastare per accogliere la richiesta della sua perizia psichiatrica, presentata dalla sua legale Roberta Bizzarri. Il disturbo bipolare dell’omicida di Civitanova non solo è stato certificato dal tribunale di Salerno, ma anche avvalorato da due visite psichiatriche a cui si è sottoposto nell’ospedale di Civitanova Marche, dove si era trasferito da poco per convivere con la compagna Elena e lavorare come operaio nella fonderia Steve Stampi con un contratto di un mese.
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Mentre si attende di sapere se la richiesta della perizia psichiatrica verrà accolta, sarà l’autopsia sul corpo di Alika Ogorchukwu ad accertare la causa della morte del 39enne nigeriano da attribuire ai colpi subiti oppure al soffocamento sotto il peso di Ferlazza, che nel corso degli interminabili minuti di aggressione è salito sopra il suo corpo. La famiglia della vittima continua a chiedere giustizia mentre il legale, Francesco Mantella dopo aver appreso i retroscena sulle condizioni di salute dell’imputato ha commentato: “Se questo risvolto si inserisce nelle cause dell’omicidio, serve riflettere: perché questi non era vigilato nonostante avesse un amministratore di sostegno? Bisognerà avviare una serie di verifiche”
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