Filippo Turetta, nel suo recente memoriale per il processo per l’omicidio di Giulia Cecchettin, ha rivelato dettagli sulla sua ossessione fotografica nei confronti della ragazza, sottolineando come abbia scattato tra le 15.000 e le 20.000 foto di lei o di loro insieme durante la relazione. Turetta ha descritto questo comportamento come accettato e normale per Giulia, senza che lei mostrasse segni di disagio. Il reo confesso ha continuato a fotografare fino all’ultimo giorno di vita della giovane, avvenuto l’11 novembre.
Turetta e la sua visione della relazione con Giulia
Nel memoriale, Turetta ha parlato anche della sua vita personale e della relazione con Giulia, rivelando un profondo senso di solitudine e invidia verso chi aveva una vita sociale più ricca. “Non ho molti ricordi della mia vita e non mi sento di avere tanto da dire. Ho sempre avuto pochi amici e questo mi ha spesso reso triste”, ha scritto Turetta. La relazione con Giulia è iniziata il 22 gennaio 2022, con lei che ha fatto il primo passo. Turetta ha espresso che senza Giulia non avrebbe potuto immaginare nessun’altra nella sua vita.
Il giorno dell’omicidio, l’11 novembre 2023, Turetta ha scattato numerose foto a Giulia durante un pomeriggio di shopping, immagini che poi ha rivisto durante la sua fuga in Germania, nel tentativo di gestire i suoi sentimenti e i presunti intenti suicidiari. Questo dettaglio mostra un aspetto più intimo e tormentato della vicenda, che si è poi conclusa con la tragica morte di Giulia.
Nel processo, Turetta ha enfatizzato il suo profondo legame con Giulia, dichiarando che lei era la sua “prima e sola ragazza” e definendola una “completa vittima” degli eventi. Queste affermazioni, messe insieme alla massiccia quantità di foto scattate, dipingono il quadro di un uomo profondamente attaccato e forse ossessionato, il cui comportamento è culminato in un tragico epilogo.
Le rivelazioni di Turetta nel processo aggiungono strati complessi alla sua personalità e al suo rapporto con Giulia, mettendo in luce la gravità delle sue azioni e il profondo impatto che hanno avuto sulla vita di Giulia e dei suoi cari. La vicenda continua a generare discussioni e riflessioni sulla natura delle relazioni interpersonali e sul confine tra amore e ossessione.