Il disegno di legge delega per la riforma del Fisco è diventato legge proponendo nuove misure per Fisco a partire dall’Irpef e dalle sanzioni penali tributarie legate alla dichiarazione infedele. Con la revisione del sistema tributario il Governo nei prossimi 24 mesi dovrò concretizzare diversi decreti legislativi. Il ddl si snoda in diversi temi centrali oggetto del provvedimento che mira ad attuare una revisione e riduzione dell’Irpef a partire dal passaggio a tre aliquote, per poi dare forma ad un’aliquota unica.
Il Governo suggerisce poi per i lavoratori dipendenti l’introduzione di una tassazione agevolata su straordinari, tredicesima e premi di produttività. In arrivo dunque il concordato preventivo biennale per le partite Iva e le Pmi: il Fisco calcolerà quanto dovuto ai fini dell’imposta sui redditi per i due anni successivi, evitando eventuali contestazioni sull’Irpef con obbligo di Iva ed IRES.
Si va incontro anche al doppio regime agevolato oltre all’aliquota ordinaria (24%): il primo la riduce alle imprese che impiegano risorse in investimenti, nuove assunzioni o partecipazione dei dipendenti agli utili; le imprese che non hanno diritto alla riduzione possono beneficiare di incentivi fiscali come superammortamento.
Spazio anche alla revisione della disciplina in linea con la normativa Ue: si prevede l’Iva zero per alcuni prodotti di prima necessità. Per evitare dichiarazioni infedeli sono state fissate sanzioni penali tributarie, per i contribuenti aderenti all’adempimento collaborativo che si macchiano di “comportamenti collaborativi e comunicato preventivamente”. Invece sono escluse sanzioni amministrative per l’accertamento ai contribuenti il cui sistema di gestione del rischio certificato da professionisti qualificati. Il regime di adempimento collaborativo si estenderà poi a chi trasferisce la residenza in Italia.
In ottica della razionalizzazione dei micro-tributi si prevede il superamento dell’addizionale erariale sulla tassa automobilistica per le auto con potenza superiore a 185 chilowatt. In più il Governo vieta la vendita a distanza dei prodotti da inalazione contenenti nicotina o delle nicotine puches. Si prevede l’introduzione di norme del federalismo fiscale regionale, attribuendo alle regioni le somme a titolo di compartecipazione regionale all’Iva, con applicazione del principio di recupero dell’evasione fiscale. Il Governo inoltre ha in mente una più rigorosa normativa sanzionatoria nel contesto della compensazione indebita di crediti di imposta che non spettano o che non figurano con valutazione di non applicare di sanzioni oppure di interessi.
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