Qualche settimana prima della morte di Gianluca Vialli, Antonio Cabrini gli ha scritto una lettera di incoraggiamento che è stata pubblicata dal quotidiano La provincia di Cremona. Il campione del mondo dell’82, il giorno seguente all’annuncio reso noto da Figc che ha fatto sapere la decisione di Gianluca Vialli di lasciare il ruolo di capo delegazione dell’Itala per ritirarsi in Inghilterra per affrontare la fase finale della malattia.
Dopo il comunicato che ha ribadito la sospensione degli impegni professionali di Vialli, Antonio Cabrini il 15 dicembre 2022 ha affidato a La Provincia di Cremona una lettera aperta nella quale ha destinato un messaggio profondo.
“Caro Gianluca, quando ho letto sul giornale che hai rinunciato al tuo ruolo di capo delegazione della Nazionale mi si è stretto il cuore. Conoscendo il tuo straordinario attaccamento alla Maglia Azzurra, ho capito che un simile passo da parte tua può avere un solo significato: la partita che stai giocando ti sta impegnando molto! L’avversario, quello che tu chiami “il compagno di viaggio indesiderato”, sta giocando sporco, come un difensore che affonda il tackle, non per conquistare la palla, ma per far male all’avversario. E allora io, da tuo compagno-amico, ti scrivo per farti coraggio” – questo l’incipit della missiva dell’ex terzino della Juventus.
Gianluca Vialli, la lettera di Antonio Cabrini
Nel testo affidato al quotidiano cremonese, l’ex calciatore ha menzionato le partite giocate insieme con la maglia Azzurra, per poi soffermarsi sul rapporto profondo che li ha tenuti sin da piccoli legati.
“I nostri genitori erano amici e fra noi ragazzi tu eri il più piccolo, il nostro cucciolo. E se sei diventato il campione che tutto il mondo ha ammirato lo devi anche a quelle radici, alla tua meravigliosa famiglia, ai valori che ti hanno trasmesso i tuoi genitori, tua sorella Mila e i tuoi fratelli. Ti scrivo per ricordati che non sei solo: con te, al tuo fianco, ci sono tantissimi amici, e tantissimi tuoi sostenitori. Stai giocando la tua partita in uno stadio immenso che fa il tifo solo per te”.
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Per dimostrare la sua vicinanza morale all’amico di sempre, Cabrini lo aveva esortato a perseverare con il suo coraggio: “Io, da amico e compagno, mi permetto di dirti: non mollare. Perché lo sport ci ha insegnato che non si molla mai e, ancor di più, perché la regola vale soprattutto per noi cremonesi”. Purtroppo Gianluca Vialli non è riuscito a vincere la sua battaglia contro un brutto male che negli ultimi cinque anni lo ha portato a sottoporsi a trattamenti debilitanti ed a trarre una gran forza da se stesso.
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