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Gino Cecchettin, le sue parole sul patriarcato scatenano le critiche di Giuseppe Cruciani: “Questa associazione è una sciocchezza”

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La recente apparizione di Gino Cecchettin, padre di Giulia Cecchettin, tragicamente assassinata dal suo ex fidanzato, nel talk Che tempo che fa ha suscitato un acceso dibattito sul patriarcato nella società contemporanea. Il papà di Giulia ha espresso il suo punto di vista, affermando che il patriarcato implica un concetto di possesso, vedendo la donna come proprietà, citando frasi come “La mia donna” che, nonostante sembrino innocue, riflettono questa mentalità.

“Patriarcato significa che c’è un concetto di possesso. La donna vista come proprietà. Utilizziamo ancora al giorno d’oggi espressioni come ‘La mia donna’ che sembrano innocue però non è così” – così si è espresso il signor Cecchettin e le sue parole sono state criticate da Giuseppe Cruciani, il quale ospite a Quarta Repubblica, ha affermato che espressioni come “La mia donna” o “Il mio uomo” sono semplici espressioni quotidiane e non correlate al patriarcato, definendo questa associazione come “una sciocchezza”.

Gino Cecchettin, la reazione di Giuseppe Cruciani alle sue parole

Giuseppe CrucianiIl conduttore radiofonico ospite del talk di approfondimento di politica e attualità condotto da Nicola Porro ha ritenuto fuori luogo parlare di patriarcato e linguaggio in relazione alla tragedia di Giulia, sottolineando che i problemi del possesso e controllo sulle donne erano già evidenti ben prima della tragedia.

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Inoltre, Giuseppe Cruciani ha parlato di esposizione mediatica e dell’impatto della morte di Giulia per poi spostare la discussione sul tema dell’odio social, parlando degli “haters” online, ha suggerito di ignorare insulti e critiche da parte degli internauti per evitare di alimentare un personaggio pubblico, concludendo che l’attenzione dovrebbe concentrarsi sulle questioni reali relative al patriarcato ed alla violenza di genere, piuttosto che su espressioni comuni nel linguaggio quotidiano. Questa discussione evidenzia l’importanza di trattare con sensibilità ed attenzione le questioni legate alla società contemporanea evitando invece di soffermarsi su espressioni comuni che hanno poco conto.

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