Nell’ambito di un evento pubblico, la politica italiana Giorgia Meloni ha espresso critiche verso diverse figure pubbliche, inclusa l’influencer Chiara Ferragni, in seguito a una sanzione relativa a una campagna pubblicitaria. Nel suo discorso, Meloni ha sottolineato che l’essenza del vero imprenditorialismo italiano non si basa sulla mera esposizione di prodotti di lusso per fini personali, ma sulla genuina creazione e innovazione, qualità che i giovani dovrebbero aspirare ad emulare.
Giorgia Meloni si scaglia contro Chiara Ferragni: “Ha fatto tutto per i soldi”
Durante il suo intervento, Meloni ha anche rivolto delle frecciate a Elly Schlein, notando come, nonostante la libertà di scelta nel partecipare a eventi pubblici, non si dovrebbe cadere nell’insultare coloro che dimostrano il coraggio di partecipare. L’ironia non è mancata quando ha fatto riferimento a un noto film di sinistra, enfatizzando le contraddizioni percepibili tra chi rifiuta gli inviti a tali eventi e chi lamenta la mancata inclusione.
Altresì, Meloni ha lanciato una sfida non diretta allo scrittore Roberto Saviano, senza nominarlo, ma con chiaro riferimento alle sue opere che spesso tematizzano la criminalità organizzata. Ha lodato il lavoro delle forze dell’ordine in aree precedentemente trascurate dallo Stato, evidenziando la loro scelta di difendere la libertà contro il crimine, un tema che, secondo lei, gli scrittori popolari evitano per questioni commerciali.
Il discorso di Meloni, dall’utero in affitto al lavoro
Nel corso del suo discorso, la premier ha toccato anche il tema delicato dell’utero in affitto, affermando la posizione del suo partito contro la commercializzazione della maternità e annunciando l’introduzione di leggi che perseguiranno tale pratica sia in Italia che all’estero.
In tema di lavoro, Meloni ha osservato un paradosso tra l’aumento dell’occupazione e la contemporanea crescita del numero di scioperi indetti dai sindacati. Ha espresso perplessità sul comportamento dei sindacati che, da un lato predicano per un salario minimo etico e, dall’altro, accettano contratti di lavoro scarsamente remunerativi. La leader di Fratelli d’Italia ha inoltre criticato le precedenti amministrazioni di sinistra per non aver agito efficacemente contro la precarietà lavorativa, puntando invece su misure come il reddito di cittadinanza che, a suo dire, incentivavano la non operosità anziché il lavoro dignitoso.