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Giovanna Pedretti, l’autopsia rivela dettagli da brividi: si cerca il cliente omofobo della recensione

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La notizia ha del tragico: Giovanna Pedretti, la ristoratrice lodigiana, è stata trovata morta nelle acque del Lambro. Gli ultimi aggiornamenti rivelano che l’autopsia ha confermato la causa del decesso: annegamento, seguito da gesti autolesionistici non mortali. La comunità è sotto shock, e ora si indaga su un presunto cliente omofobo.

Mistero a Lodi: la tragica fine di Giovanna Pedretti 

La Pedretti era stata ascoltata dai Carabinieri solo il giorno prima del tragico evento. Chiamata in questura come persona informata sui fatti, si era detta incapace di riconoscere l’autore di una recensione dal tono omofobo sul suo ristorante. “Nervosa, turbata e tormentata“, sono state le parole usate da TgCom per descrivere il suo stato durante l’interrogatorio.

Il caso si complica e diventa ancora più oscuro quando entra in scena la nota giudice di Ballando con le Stelle, Selvaggia Lucarelli, insieme al compagno Lorenzo Biagiarelli. Hanno sollevato dubbi sulla veridicità della recensione che ha scatenato l’ira online, portando a una sequela di insulti che hanno creato un ambiente di tensione insopportabile per la Pedretti.

“In tutto questo ho una domanda. I giornali che oggi ospitano filippiche sui poveri ristoratori che vanno lasciati in pace perché persone troppo indifese rispetto alle potenze di fuoco, sono quelli che quando qualcuno (io, un loro collega, qualcun altro) pubblica lo scontrino di una pasta pagata troppo o un caffè a 10 euro lo rilanciano e vanno a chiedere spiegazioni al ristoratore aspettandolo fuori dal ristorante o telefonando, giusto? Ristoratore che a questo punto potrebbe suicidarsi. E se qualcuno pubblica lo scontrino sui social e questo non si fa, perché lo rilanciano sui loro siti, lasciando i commenti aperti e senza preoccuparsi di chi andrà a commentare sulla pagina del ristoratore e del ristorante? Sicuro che i social di cui tanto parlate non siano lo specchio che fingete di non vedere?”

La Lucarelli, nota per non avere peli sulla lingua, ora si trova nel mirino dopo aver attaccato i giornalisti su Instagram, rimproverandoli per non aver contestualizzato adeguatamente la vicenda. La sua critica non fa che aggiungere benzina sul fuoco di una situazione già esplosiva.

Giovanna Pedretti, l'autopsia rivela nuovi dettagli: si cerca il cliente omofobo della recensione

La Polizia ora si trova di fronte al compito arduo di ricostruire i fatti: chi ha lasciato quella recensione? Un’indagine minuziosa è in corso, che coinvolge il libro delle prenotazioni, i filmati di videosorveglianza, e i dettagli dei pagamenti.

Si cerca di dare un volto al cliente, che secondo quanto riferito dalla stessa Pedretti ai Carabinieri, era tornato nel locale la scorsa settimana. La procura di Lodi indaga per istigazione al suicidio, un reato che permette indagini approfondite.

Caso Pedretti, la polizia cerca l’autore della recensione contro gay e disabili

Il procuratore di Lodi, Maurizio Romanelli, si è espresso sugli esiti preliminari dell’autopsia, eseguita dal medico legale Giacomo Belli. Gli esiti delle analisi più approfondite sono attesi nelle prossime ore.

Il caso Pedretti non è solo una tragica cronaca, ma pone interrogativi inquietanti sull’impatto dei social media nella vita delle persone e sui rischi legati all’odio che può essere diffuso con facilità attraverso commenti e recensioni. Un monito per tutti: le parole hanno peso, e le accuse, specialmente quelle infondate, possono avere conseguenze devastanti.

Giovanna Pedretti, l'autopsia rivela nuovi dettagli: si cerca il cliente omofobo della recensione

La comunità del web ora riflette sull’abuso dei social e sul clima di odio che possono generare. Giovanna Pedretti è diventata un simbolo di una società che spesso dimentica l’umanità dietro lo schermo. La sua morte non è solo una perdita per i suoi cari, ma un campanello d’allarme per tutti noi.

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