Nella cornice del caso di Giulia Cecchettin si è inserito un altro tassello inquietante relativo all’avvocato di Filippo Turetta, il legale d’ufficio Emanuele Compagno, che ha ribadito che l’obiettivo della difesa è quello di provare ad evitare l’ergastolo al suo assistito. Filippo Turetta tornerà in Italia sabato 25 novembre come reso noto da Giovanni Caruso, docente del foro di Padova, ordinario di Diritto Penale all’Università degli Studi di Padova, che si è affiancato a Compagno come legale del ragazzo per coadiuvarlo nella difensa del 22enne.
La famiglia Turetta ha preso questa decisione dopo il polverone che si è abbattuto sul primo avvocato, dopo la scoperta di alcuni suoi post contro le donne. Emanuele Compagno è finito sotto attacco dopo che sono emersi i contenuti di alcuni suoi commenti social nei quali si è reso protagonista di esternazioni misogine come evidenziato ad esempio sulle colonne de Il Fatto Quotidiano.
Giulia Cecchettin, i post dell’avvocato di Filippo Turetta
Tra i post sulle donne è stato rintracciato un commento che risale al 2015. “Non capisco cosa ci facciano delle ragazzine vestite da pu….. in giro per il paese. E nemmeno perché i genitori accompagnino i figli a disturbare per le famiglie suonando campanelli. Vergognatevi”.
L’avvocato ha anche firmato un post controverso lo scorso 25 novembre 2020: “Nella giornata contro la violenza alle donne è giusto ricordare che le vittime sono da entrambe le parti. E giusto ricordare tutti di fronte alla violenza”. La stampa ha inoltre stanato un altro commento inquietante dell’avvocato del 2021: “Ho assistito ieri ad una scandalosa puntata di ‘Carta Bianca’ con Bianca Berlinguer in tema violenza alle donne. La donna veniva trattata come una menomata, come un’incapace. Se ubriaca è scusata. L’alcol è una scusante per la donna mentre non lo è per l’uomo”.
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Le sue parole hanno scatenato le polemiche, animando un acceso dibattito a cui ha aderito Selvaggia Lucarelli che in un messaggio social ha attaccato il legale a muso duro: “L’avvocato di Filippo Turetta (Emanuele Compagno, che a questo punto è un argomento a sé) sul suo canale YouTube spiega che purtroppo il rapporto sessuale è una ubriacatura, un momento di irrazionalità difficile da controllare sia per la vittima che per l’eventuale accusato di stupro. In assenza di segnali chiari, è difficile se non impossibile riuscire a cogliere la revoca del consenso da parte di una ragazza che si è messa in una certa situazione, dice lui”.
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