La scelta di Andrea Colonnetta di farsi tatuare il qrcode del Green Pass è diventata virale nel giro di poche ore.
Studente di Scienze Economiche, Andrea 22 anni, ha avuto l’idea di farsi un tatuaggio con il qrcode del Green Pass e di provarne la validità. Insieme al tatuatore il giovane studente si è recato presso una nota catena di fast food per testare la validità del qrcode tatuato.
“Erano tutti in fila a esibire chi sul telefonino, chi su carta, il Green pass. Quando è arrivato il mio turno, ho mostrato il braccio su cui mi ero fatto tatuare il qrcode, ha raccontato con un briciolo di spavalderia Andrea, La persona che stava all’ingresso, mi ha guardato senza fiatare, chiedendomi cosa fosse. Quando gli ho spiegato che era il mio green pass e che avrebbe potuto strisciarlo per verificarne l’attendibilità, si è messo a ridere. Ho dovuto insistere e non poco, per convincerlo”.
Le critiche per lo studente che ha scelto di farsi tatuare il QR del Green pass
L’idea, senz’altro originale di farsi tatuare il qrcode del Certificato Verde, ha però sollevato più di una critica. C’è chi ha accostato la scelta del giovane studente a quanto di drammatico è avvenuto nella storia, ricordando i tatuaggi fatti sulle braccia degli ebrei durante la seconda guerra mondiale. “Un paragone orrendo, sollevato sui social, racconta sempre Andrea nell’intervista al Corriere della Sera, probabilmente dai no vax che non hanno visto di buon occhio la scelta di farsi tatuare il qrcode del Green Pass”.
Ma c’e anche chi ha criticato il ragazzo per una questione più delicata. Ovvero la possibilità che attraverso il qrcode del Green Pass si possa risalire a tutta una serie di dati sensibili riguardo la sue persona. Andrea la mette più sul personale e ammette solo di “aver voluto dipingere un momento particolare della mia vita. Ho voluto rappresentare le difficoltà di questo momento”, dice mostrando orgoglioso il tatuaggio.
Invitando anche chi non è convinto, a vaccinarsi contro il Coronavirus.