Dopo dieci anni di quella che pensavo fosse una relazione felice e amorevole, ho scoperto che il mio compagno, un insegnante, aveva una relazione con una donna molto più giovane di lui, di soli 25 anni. Io, una creatrice di mobili di successo che guadagna circa un milione di euro l’anno, ho sempre mantenuto la nostra famiglia senza mai mettere in discussione come lui spendesse il suo stipendio. Sebbene conducessimo una vita modesta per scelta, tutto – casa, auto e collezione d’arte – è sempre stato intestato a me.
La situazione è esplosa quando, mentre lui era in vacanza a Dubai, l’amante si è presentata alla mia porta con il loro bambino, dichiarandosi la sua fidanzata. Mi ha detto che stavamo divorziando e che lei aveva diritto a vivere nella nostra casa, suggerendo che io potessi permettermi di trasferirmi in un hotel. Di fronte alla sua insistenza e al suo rifiuto di andarsene, ho chiamato la polizia e mi sono chiusa nella serra mentre lei iniziava persino a disfare i vestiti del bambino nel soggiorno. Solo l’intervento degli agenti è riuscito a farla uscire di casa, lasciandomi sotto shock.
Poco dopo, ho scoperto l’entità completa del tradimento. Non solo il mio compagno aveva mentito alla sua amante facendole credere di essere mio marito legale e comproprietario dei miei beni, ma aveva usato tutto il suo stipendio – circa 60.000 dollari l’anno – per mantenerla. Nonostante ciò, lei si presentava con borse firmate, una carrozzina di lusso e gioielli di marca.
A peggiorare la situazione, la madre del mio compagno mi ha accusato di essere insensibile per aver messo il suo nipote in strada, mentre io venivo dipinta come il “cattivo” per aver difeso la mia casa e la mia dignità. Tuttavia, non ho rimpianti: restare ferma è stato necessario per proteggere la mia vita e i miei valori.