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I miei genitori mi hanno esclusa dall’eredità perché sono una donna — Ma non glielo permetterò

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Meera, 28 anni, è sempre stata il punto di riferimento per amici e familiari, una persona su cui contare per consigli affidabili su relazioni, carriera e difficoltà quotidiane. Mai avrebbe immaginato di trovarsi in una situazione che l’avrebbe profondamente scossa, costringendola a chiedere aiuto e a mettere in discussione tutto ciò in cui aveva sempre creduto.

Meera ci ha scritto una lettera in cui racconta la sua dolorosa esperienza familiare.

“Ciao, non avrei mai pensato di dover scrivere queste parole, ma ho bisogno di capire se sto esagerando o se la mia sofferenza è giustificata. Recentemente ho scoperto qualcosa sulla mia famiglia che mi tiene sveglia la notte.”

Cresciuta in una famiglia conservatrice, Meera è stata educata con valori tradizionali. Fin da piccola le è stato insegnato che il ruolo di una donna è quello di sostenere la famiglia, diventare una moglie devota e occuparsi della casa. Non ha mai messo in dubbio questa visione, e quando ha sposato Arjun, un uomo gentile e responsabile, si è naturalmente adattata a quel modello senza esitazione.

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I suoi genitori erano soddisfatti del matrimonio, convinti che Arjun si sarebbe preso cura di lei. Suo padre le ripeteva spesso: “Ora è tuo marito a occuparsi di te.” Meera, pur non aspettandosi nulla, aveva sempre creduto che l’eredità di famiglia sarebbe stata divisa equamente tra lei e suo fratello. Ma questa convinzione è crollata quando, per caso, ha trovato il testamento dei suoi genitori.

“Ero a casa dei miei per cercare alcuni documenti quando ho trovato il loro testamento. Non stavo cercando nulla in particolare, ma la curiosità mi ha spinta a leggerlo. Non mi sarei mai aspettata quello che ho scoperto.”

Tutto, dalla casa di famiglia ai risparmi, sarebbe andato esclusivamente a suo fratello. Nemmeno un accenno al suo nome. In un paragrafo era scritto chiaramente che il fratello, in quanto uomo, avrebbe ereditato tutto perché avrebbe dovuto mantenere la sua futura famiglia. Meera, invece, essendo sposata, non aveva bisogno di nulla.

“È stato uno shock. I miei genitori sono sempre stati amorevoli, eppure leggendo quelle parole ho provato un senso di tradimento. Sembrava che il mio valore per loro fosse legato solo al fatto che sono una donna. Non mi avevano nemmeno parlato di questa decisione.”

Quando ha affrontato la questione con la sua famiglia, la risposta è stata fredda e lapidaria.

“Ma sei sposata, Meera, ci pensa tuo marito a te.” le ha detto sua madre. “Tuo fratello ha bisogno di questa eredità per costruire il suo futuro.” ha aggiunto suo padre.

Meera ora è combattuta. Da un lato sente di dover lottare per i propri diritti, dall’altro ha paura di rompere il legame con la sua famiglia.

“Mi chiedo se dovrei combattere o accettare la loro decisione. Non voglio creare una frattura familiare, ma questa ingiustizia mi ferisce profondamente. Cosa dovrei fare?”

Una domanda che molte donne, in situazioni simili, si sono poste. E voi, cosa avreste fatto al posto di Meera?

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