Massimo Lopez ha raccontato, nel corso di un’intervista per Il Corriere, un’esperienza drammatica che ha vissuto in prima persona. Il popolare comico, già nel 2017, é stato colpito da un infarto, ma mai avrebbe immaginato di potersi trovare nuovamente dinanzi al medesimo evento traumatico. A rendere il tutto più complicato é stata la circostanza in base alla quale Lopez si é trovato in una situazione che non gli ha permesso di essere soccorso con prontezza.
Ciò ha alimentato la sua paura ma, soprattutto, il rischio di morire. Massimo, infatti, ha dovuto attendere che trascorressero tre ore prima di poter ricevere le cure necessarie per un infarto in atto. Il popolare comico non era a casa propria nel momento in cui ha iniziato a sentire un forte dolore, preludio di un attacco di cuore.
Massimo Lopez ha voluto rendere nota la sua drammatica esperienza, spiegando i motivi che gli hanno impedito di mettere al riparo la propria salute. In certi casi, un intervento tempestivo può davvero salvare la vita. Vediamo in quale situazione particolare si é trovato il famoso comico, ex componente del trio formato con i colleghi Tullio Solenghi e Anna Marchesini.
Massimo Lopez, il drammatico viaggio: ”Ho rischiato seriamente…”
Massimo Lopez ha rivelato di essersi trovato a bordo di un treno quando l’attacco di cuore ha iniziato a farsi sentire. Il viaggio é stato davvero traumatico per l’attore che ha ammesso: ”Peraltro, il secondo é stato ancora più drammatico, perché ero in treno e ho viaggiato tre ore con un attacco di cuore in corso, ho rischiato seriamente.”.
Il primo infarto, invece, ha colpito Lopez mentre era a teatro ma, fortunatamente, l’attore é riuscito a voltare pagina, riacquistando buone condizioni di salute. La vita del comico non é stata semplice, ma costellata di dispiaceri, come la perdita della cara collega, l’indimenticabile Anna Marchesini, e la morte dei propri genitori.
Riguardo tale ultimo evento, Lopez si é pronunciato con molto garbo, mostrando ancora una volta un’incredibile forza interiore e voglia di ricominciare, nonostante il dolore. ”Quando affrontai il primo lutto, la scomparsa di papà, ad un certo punto mi piazzai davanti allo specchio e mi misi a ridere…”, ha confessato a Il Corriere della Sera, spiegando: ”A ridere forte, in modo caricaturale. Perché volevo essere ancora sicuro di riuscire a ridere in mezzo a tanto dolore.”. Con estrema sensibilità, Massimo ha fornito un’immagine molto incisiva del dolore inconsolabile provato da un figlio per la perdita del proprio genitore.