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Il padre di Gioele, il bambino morto a Ozieri, scrive a Fedez: “Ti facevo una persona più umana”

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La morte di Gioele Putzu, il bimbo di 9 anni deceduto a Ozieri (Sassari) schiacciato da una porta da calcio, ha scosso l’Italia intera. Il padre del bambino ha scritto a Fedez che, proprio nelle ore in cui lui piangeva la sua perdita, si è esibito a pochi metri dal luogo della tragedia.

Il padre di Gioele, bimbo morto a Ozieri, scrive a Fedez

La sera di sabato 14 settembre, Fedez si è esibito a Ozieri, in provincia di Sassari. Tra le tante persone arrivate in loco per assistere al suo concerto c’era anche il piccolo Gioele Putzu, morto nel pomeriggio schiacciato da una porta da calcio. Una tragedia che non ha fermato la festa. Federico Lucia si è limitato ad osservare un minuto di silenzio prima del concerto. Il padre del bambino, deluso, gli ha scritto un messaggio social.

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Le parole del padre di Gioele Putzu

Ivan Putzu, padre di Gioele, ha utilizzato i suoi social per scrivere un messaggio all’ex marito di Chiara Ferragni. Si legge:

“Ciao Fedez, ti facevo una persona più umana, visto che hai dei figli. In quel momento che cantavi a Ozieri. Io, padre di Putzu Gioele il bambino deceduto a 200 metri da te, ero per terra con mio figlio. Chiedendogli di riaprire gli occhi e chiedendo di prendere la mia vita e di lasciare vivere lui”.

Il papà del piccolo angelo non è riuscito a trattenere la sua delusione, anche perché era arrivato a Ozieri con la sua famiglia proprio perché Gioele era un fan di Fedez.

Ozieri, tra colpe e giustificazioni: uno spettacolo agghiacciante
Ivan ha concluso:

“Noi abitiamo a Olbia e siamo venuti a Ozieri perché mio figlio cantava le tue canzoni e voleva vederti cantare dal vivo. Tutto questo non gli è stato possibile. Potevi non cantare per una sera e rispettare il mio dolore”.

Il piccolo Gioele è morto mentre stava giocando con i suoi amici nel campetto di calcio del quartiere San Nicola di Ozieri, paese della madre e dei nonni materni. I bambini che erano con lui hanno subito dato l’allarme, ma non c’è stato nulla da fare.

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