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Il secondogenito è il figlio più ribelle e turbolento – Le cause e lo studio scientifico che lo afferma

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Abbiamo tutti le nostre teorie su quale figlio sia il più ribelle e turbolento, quello a destare più problemi e preoccupazioni.

Alcuni credono che sia il più giovane per una mancanza di maturità , altri credono che sia il figlio maggiore, per attirare l’attenzione su di sé.

È recente lo studio che chiarisce questo dubbio e che vede nel secondogenito, il più disobbediente, problematico o ribelle.

Addirittura più esposto al rischio di essere attratto dalla delinquenza.

Ma vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

Secondo un recente studio svolto presso la Northwestern University e il MIT Massachusetts Institute of Technology, c’è una correlazione tra l’ordine di nascita dei figli e il rischio che diventi un adulto dedito alla delinquenza.

I ricercatori Sanni Breining, Joseph Doyle, David N. Figlio, Krzysztof Karbownik e Jeffrey Roth, hanno titolato la loro ricerca “Ordine di nascita e delinquenza”.

Ricerca che si avvalsa dello studio di 2 milioni di bambini americani e danesi.

L’obiettivo era quello di stabilire se effettivamente l’ordine di nascita dei figli in una famiglia, influenzasse le loro prestazioni in diversi ambiti della vita quali la disciplina scolastica, il rapporto con la delinquenza giovanile e nella vita adulta.

Quello che è emerso dallo studio è che il secondogenito di una coppia, ha maggiori probabilità di diventare un delinquente rispetto al fratello maggiore e che il genere femminile è invece meno propenso alla ribellione rispetto a quello maschile.

La possibilità che il secondogenito si dedichi ad attività illegali o che possa comunque avere guai con la scuola e la giustizia, aumenta nel suo caso, dal 20 al 40% rispetto al primogenito.

La causa sarebbe da ricercare nella forma di diversa attenzione che viene posta dai genitori tra il primo e il secondo figlio.

L’inesperienza dei genitori con il primogenito, genera una serie di attenzioni, cure, preoccupazioni che ha come conseguenza una maggiore concentrazione sul bambino.

Con il secondogenito i genitori sono più preparati, meno ansiosi, meno presenti .

Mentre il primogenito, almeno per un periodo, può godere di tutto il tempo, delle attenzioni e delle cure dei genitori, il secondogenito si trova subito nella condizione di dover dividere tutto questo con il fratello.

In questo modo è il fratello a diventare un punto di riferimento e un simile riferimento potrebbe far crescere in maniera sbagliata il secondogenito.

Il primo figlio ha come modello i genitori e da loro impara a comportarsi. Il secondo figlio cerca di imitare il fratello più grande e spesso senza riuscirci.

A risentirne può essere l’autostima, la sicurezza in se stesso. Può portarlo a diventare un bambino introverso o ribelle.

Spesso, la routine non consente ai genitori di avere la stessa quantità di tempo con il secondogenito.

La vita cambia completamente quando c’è più di un figlio nella famiglia.

Ma una presenza salutare nella vita dei bambini è fondamentale per crescere bene e i secondogeniti ai quali vengono riservate le dovute attenzioni, l’impegno e la cura, non corrono quindi rischi maggiori rispetto ai fratelli.

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