Ilaria Salis, neo-eletta europarlamentare del partito Avs, ha recentemente condiviso un post su Facebook, dove racconta il suo impegno nel movimento per il diritto all’abitazione.
La Salis descrive il suo passato attivista a Milano, evidenziando un debito accumulato con il Comune a causa di affitti non pagati per un alloggio popolare gestito dall’Aler in zona Navigli.
Occupare case vuote e resistere agli sgomberi come alternativa alla guerra tra poveri
La parlamentare sottolinea come la sua storia sia stata oggetto di attenzioni mediatiche, ma critica chi utilizza questi dettagli per distogliere l’attenzione dalle vere questioni sociali.
“Chi pensa di aver scoperto qualcosa nel mio passato non comprende la realtà del movimento, che coinvolge decine di migliaia tra abitanti delle case popolari e attivisti, tutti impegnati per affermare il diritto a un tetto”
Ilaria Salis attacca i media per come spesso trattano queste tematiche:
“Invece di gettare fango su di me, sarebbe meglio che i media si concentrassero sulle gravi condizioni di povertà e sulla precarietà abitativa in cui si trovano molti cittadini.”
Propone l’occupazione di immobili sfitti e il blocco degli sfratti come soluzioni immediate alla crisi abitativa, descrivendole come vie praticabili per mitigare l’isolamento sociale e combattere la cosiddetta guerra tra poveri, spesso strumentalizzata da politiche razziste e speculatori.
Salis esprime orgoglio per il suo passato e il sostegno continuo al movimento:
“È motivo di grande orgoglio per me aver fatto parte di questo movimento e continuare a sostenerlo! Desidero anche chiarire la mia situazione personale”
La europarlamentare denuncia inoltre le pratiche di alcuni enti di richiedere esose indennità di occupazione basate su presupposti incerti, viste come un tentativo di intimidire e monetizzare sui più vulnerabili.
“Mentre molti non hanno garanzie sul diritto all’abitazione, l’ente preposto a proteggere questo diritto sembra più interessato a criminalizzare chi lotta per una casa”
In chiusura del suo intervento, Salis ringrazia coloro che hanno riportato l’attenzione su di lei e promette di condividere ulteriori dati e riflessioni sulla questione abitativa in Italia:
“Mai più persone senza una casa, mai più case senza persone.”
Anche Nicola Fratoianni, leader di Avs, ha espresso sostegno a Salis e alle battaglie per il diritto all’abitazione, partecipando a dibattiti televisivi e riconoscendo l’importanza di rivendicare questi diritti fondamentali.
“Questo movimento solleva una questione critica, la negazione del diritto all’abitare. Dovremmo considerare chi lotta per questo diritto in una luce diversa, non solo come un reato” Ilaria Salis sfida il sistema: “Occupare case sfitte è giusto” | Caos sui social