Kledi Kadiu, che Maria De Filippi ha fatto conoscere al pubblico televisivo scegliendolo come ballerino non solo ad Amici ma anche come suo partner di danza quando nelle prime edizioni di C’è posta per te si è cimentata con il ballo, ha fatto un drammatico annuncio che riguarda la salute del suo secondogenito. Il ballerino a nome anche della moglie Charlotte Lazzari ha affrontato un argomento alquanto delicato: la malattia del loro secondo figlio, che subito dopo la nascita ha dovuto fare i conti con delle grosse difficoltà.
Kledi Kadiu con il cuore in mano ha voluto condividere il dramma familiare che lo ha colpito dopo la nascita del piccolo Gabriel, venuto al mondo ad agosto 2021. Nel raccontare i gravi problemi riscontrati dai medici nel piccolo subito dopo essere venuto al mondo, l’ex ballerino professionista di Amici ha rivelato sui social: “A 13 giorni dal parto Gabriel ha manifestato febbre e forti convulsioni, espressione di una diagnosi piuttosto complessa: meningo-encefalite”. Una diagnosi sconvolgente che ha gelato i genitori del piccolo Gabriel, come sottolineato da Kledi che ha spiegato che per tutta la sua famiglia è stato “l’inizio di un calvario che ci ha davvero messi a dura prova”.
Kledi Kadiu: “Mio figlio Gabriel è malato”
Dopo essere scampato alla morte suo figlio si è gradualmente ripreso, come ha raccontato Kledi Kadiu, che nel lodare la forza del suo bambino lo ha definito un piccolo eroe e guerriero, che ha fatto appello a tutta la sua forza per aggrapparsi alla vita come svelato dall’ex ballerino: “Dopo oltre un mese e mezzo di ricovero in terapia intensiva e tanti, tantissimi esami” – ma la battaglia di suo figlio continua tuttora.
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Insieme al loro piccolo, anche lui e sua moglie si sono armati di coraggio e forza di volontà per lottare insieme a lui: “Abbiamo intrapreso un percorso di riabilitazione precoce. Non vogliamo nasconderci dietro alle parole fingendo che sia tutto semplice ma crediamo immensamente nella neuro plasticità, nella sconfinata forza di volontà del nostro piccolo guerriero, nella costanza e nell’amore come miglior stimolo all’apprendimento. Ed è proprio per questo che abbiamo deciso di condividere la nostra storia”.
Concludendo il suo sfogo, Kledi Kadiu ha motivato le ragioni che l’hanno spinto a condividere il suo calvario personale con la speranza di essere un esempio da prendere a riferimento nel caso di difficoltà analoghe a quelle che hanno colpito suo figlio.
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