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La mia bambina ha spaventato la terapeuta, e la verità rivelata è sconvolgente.

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Essere genitori è un compito impegnativo, soprattutto quando si affrontano comportamenti difficili nei propri figli. È la situazione in cui si è trovata una madre con la sua bambina di sei anni, Lily, che sin dalla tenera età aveva manifestato atteggiamenti problematici: scatti d’ira, urla incontrollate e reazioni spropositate per motivi apparentemente banali. Dopo numerosi tentativi falliti di gestire la situazione da sola, la madre ha deciso di rivolgersi a una psicologa infantile, la dottoressa Harper, nella speranza di trovare una soluzione.

Le prime sedute sembravano promettenti, ma con il tempo il comportamento di Lily non mostrava alcun miglioramento. Dopo mesi di terapia, la madre ha ricevuto un’email inaspettata dalla dottoressa Harper, nella quale la terapeuta comunicava la sua decisione di interrompere le sedute senza fornire spiegazioni dettagliate. Sconcertata e preoccupata, la madre ha deciso di contattarla direttamente per ottenere chiarimenti.

È stato durante quella telefonata che la dottoressa ha rivelato qualcosa di inquietante: durante la loro ultima sessione, Lily aveva avuto un violento crollo emotivo, urlando contro un personaggio immaginario di nome “Emma” e sostenendo che quest’ultima fosse arrabbiata con la madre. La terapeuta ha spiegato che il comportamento della bambina andava oltre le classiche dinamiche degli amici immaginari e che il caso era al di fuori delle sue competenze. Per questo, ha suggerito con urgenza di consultare uno psichiatra infantile.

spaventato

Questa rivelazione ha lasciato la madre in preda all’ansia e all’incertezza. Ciò che inizialmente sembrava un comportamento capriccioso ora assumeva contorni più complessi e preoccupanti. Di fronte a una realtà inaspettata, la donna sapeva di dover intraprendere un nuovo percorso per comprendere cosa stesse realmente accadendo nella mente della sua bambina e come offrirle il supporto di cui aveva bisogno.

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