A distanza di quasi 4 mesi dalla morte di Franco Battiato, avvenuta lo scorso maggio, Morgan ha lanciato un appello per modificare la sua lapide, chiedendo che venga cambiato il nome in quanto è stato riportato quello anagrafico “Battiato Francesco”, non quello d’arte. Morgan, che si è sempre proclamato un estimatore del compianto cantautore siciliano, nella sua perorazione si è fatto carico di una sorta di battaglia per tributare il giusto rispetto per Battiato, precisando che il nome riportato sulla sua tomba non onora la sua memoria.
In un lungo post condiviso su Facebook il cantautore milanese ha lanciato il suo appello, allegando anche uno scatto della tomba di Battiato dove si legge appunto Francesco Battiato, così nel suo sfogo pubblico ha rivendicato che venga inciso il nome dell’artista che lo ha reso immortale.
“Morgan chiede, per il rispetto che gli è dovuto, la modifica alla lapide di Battiato, dove, invece che portare inciso il nome che tutti associano alla sua riconosciuta popolare grandezza, si legge ‘Battiato Francesco’. […] Ora, d’accordo che evidentemente all’anagrafe così sia stato registrato 75 anni fa, come la burocrazia impone, nell’ineleganza di anteporre il cognome di famiglia al nome proprio.
Con tono più incisivo ha poi aggiunto nel suo post social: “E vabbè, cosa che se resta in quei registri squallidi e polverosi non rappresenta nulla di importante, ma se è vero che tutti gli esseri umani nascono tabulae rasae è anche vero che poi nella vita se la giocano e alcuni si differenziano per meriti dagli altri. Quando questi uomini e donne conquistano l’amore del mondo per la bellezza di ciò che fanno vengono riconosciuti e ciò avviene anzitutto attraverso il loro nome”.
Nella sua dissertazione Morgan ha voluto sottolineare l’importanza della memoria racchiusa in un nome, e così si è messo a citare personaggi illustri quali: Leonardo da Vinci e David Bowie, nato Robert Jones. “[…] Perché allora sulla lapide che ne dovrebbe portare iscritta la memoria è stato inciso nel marmo Battiato Francesco?” – ha chiesto polemico Marco Castoldi.
Tutti conoscono il cantautore siciliano con il nome Franco Battiato, dietro al quale c’è un aneddoto: nel corso della sua prima apparizione televisiva a “Diamoci del tu” nel 1967, programma condotto da Giorgio Gaber e Caterina Caselli, il cantante ha scelto di farsi conoscere con il diminutivo perché quella stessa sera si sarebbe esibito anche Francesco Guccini. È stato Gaber a suggerirgli, per evitare confusioni, di presentarsi al pubblico con il nome Franco. Così da allora tutti lo hanno chiamato Franco, anche se all’anagrafe è stato registrato come Francesco.
Il post di Morgan ha raccolto il consenso di alcuni colleghi, la sua dissertazione ha però aperto alle discussioni, collezionando tanti commenti. Alcuni internauti non hanno apprezzato il suo appello attaccando Marco Castoldi perché ha polemizzato su qualcosa di cui non si dovrebbe dibattere. Gli utenti più polemici hanno replicato: “Ma con tanti problemi che affliggono l’Italia dobbiamo soffermarci su questo genere? con tutto il rispetto di quello che è stato lui…mi chiedo” – “Che cattivo gusto pubblicare la foto della sua tomba e discutere di problemi superflui…inesistenti. Dopo la morte siamo solo un nome e cognome su una lapide e un ricordo per chi ci ha apprezzato ed amato”.
This post was last modified on 13 Settembre 2021 10:14
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