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Lino Banfi, un altro straziante lutto in famiglia dopo la morte dell’amata moglie: “Spero che la persona che avrà i tuoi occhi veda il futuro…”

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Lino Banfi dopo la morte dell’amatissima moglie si è ritrovato ad affrontare un altro grave lutto familiare: la perdita del pronipote Amanuel, figlio adottivo di Michele Lagrasta morto suicida a soli 18 anni. Il nuovo lutto non ha lasciato il tempo all’attore pugliese di riprendersi dal dolore per la scomparsa di sua moglie Lucia Lagrasta, malata da anni di Alzheimer, che negli ultimi giorni di vita è stata costretta ad un ricovero presso il Campus Biomedico a Roma, per l’aggravarsi delle sue condizioni che hanno permesso di diagnosticare anche un tumore al cervello.

Dopo 60 anni di vita insieme, Lino Banfi ha detto addio alla sua compagna di vita spiegando che malgrado il dolore ha pregato affinché morisse per risparmiarle ulteriore sofferenza viste le gravi condizioni di salute degli ultimi anni. in seguito alla morte dell’amata moglie lo scorso 22 febbraio, Lino Banfi ha rivelato sui social di aver affrontato un altro lutto in famiglia.

Lino Banfi, un altro straziante lutto in famiglia

L’attore ha annunciato su Facebook di aver perso lo scorso 23 aprile suo nipote Amanuel, figlio adottivo di Michele Lagrasta, morto suicida: il 18enne si è gettato dal settimo piano di un palazzo di Vimodrone, in provincia di Milano.  Con lo strazio nel cuore l’attore ha affrontato il lutto soffermandosi sulla donazione delle cornee del nipote: “Speriamo che la persona che avrà i tuoi intensi occhi, che hai voluto donare, veda il futuro meno devastante. Ciao adorabile e fragile Amanuel”.

Lino Banfi su Facebook nipote morto

Anche la figlia dell’attore ha condiviso un post, nel quale ha parlato della morte del giovane, Rosanna Banfi sui social ha così commentato: “A 18 anni ha deciso di partire per ‘il viaggio senza ritorno’ lasciando i genitori e tutti noi basiti a chiederci perché. Meno male che non ci sei, sarebbe stato troppo per te e per la tua sensibilità. Mamma, tienilo in braccio con te come allora e veglia su tutti i ragazzi indifesi che questa nostra società ha prodotto dimenticandosi delle loro anime fragili. Mamma non è giusto, non è nella natura delle cose. Io non sono credente ma vorrei che ci fosse un Dio in grado di aiutare questa famiglia. Mi manchi”.

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