Le elezioni politiche hanno non solo decretato dei grandi vincitori, ma anche una lunga lista di sconfitti tra cui Lucia Azzolina, ex ministro dell’Istruzione, che dopo la diaspora dal Movimento Cinque Stelle aveva abbracciato una nuova avventura politica, entrando a far parte dello schieramento di Luigi Di Maio, Impegno Civico.
Ma la sua scelta, apparsa sin dall’inizio come rischiosa, non si è rivelata positiva visto che il suo nome è rimasto fuori dalla rosa dei politici scelti per rinnovare il Parlamento. Lucia Azzolina, candidata all’uninominale dal centrosinistra nel collegio della sua città, Siracusa, ha ottenuto un’amara sconfitta ottenendo uno scarso 17,7% dei voti, con cui è arrivata terza, alle spalle candidato del centrodestra Luca Cannata e di Augusta Cettina Di Pietro del M5s.
Dopo l’amara sconfitta condivisa tra l’altro con diversi compagni di partito, come nel caso dell’ex viceministro dell’Economia, Laura Castelli che dopo il passaggio ad Impegno Civico non è stata eletta, l’ex ministro dell’Istruzione ha fatto sapere di voler tornare al suo precedente lavoro. Per quanto riguarda la Castelli, ex viceministro dell’Economia e delle Finanze, dopo la sua débâcle ha annunciato che ritornerà a lavorare come esperta di economia aziendale.
Lucia Azzolina dopo la sconfitta elettorale torna al suo vecchio lavoro
Nel commentare su Facebook la sua disfatta elettorale, Lucia Azzolina ha scritto: “Anche se l’astensionismo è stato altissimo, la volontà del Paese è sacra. Non ho mai pensato che la mia rielezione fosse prioritaria, salvaguardare le mie idee e la mia dignità sì. Se non fosse stato così, avrei ovviamente fatto altre scelte. Ho incontrato tantissime persone e ascoltato tante storie diverse, tutte accomunate dalla speranza di riscatto del nostro Meridione e di dare un futuro migliore ai nostri giovani. È stato un onore servire la Repubblica Italiana e continuerò a farlo tornando al mio lavoro, fermamente convinta di poter e dover fare bene per la mia comunità”.
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La Azzolina ha deciso di occuparsi del lavoro che aveva messo in standby per la politica: cinque anni fa aveva vinto il concorso per diventare preside e nel 2021 aveva ottenuto un contratto da Dirigente Scolastico, ma che per via dei suoi impegni in Parlamento non ha esplicato. Dopo la parentesi politica, l’ex ministro dell’Istruzione potrà fare la preside dell’Istituto Comprensivo Emanuele Giaracà di Siracusa, un ruolo che potrà ufficialmente ricoprire.