Marco Antonio Procopio, noto chirurgo originario del Brasile e popolare su piattaforme come TikTok e Instagram, si trova attualmente sotto indagine per la tragica morte di Margaret Spada, una giovane di 22 anni deceduta a seguito di complicazioni durante un intervento di chirurgia estetica.
Marco Antonio Procopio, chi è il chirurgo al centro dell’indagine per la morte di Margaret Spada
Procopio, che ha ottenuto la sua laurea in Medicina e Chirurgia presso l’università di “Vasile Goldis” in Romania, era diventato una figura molto seguita sui social media, dove pubblicizzava le sue competenze chirurgiche promettendo risultati eccellenti e interventi rapidi senza cicatrici visibili.
La popolarità di Procopio è cresciuta significativamente dopo che i suoi video su TikTok, in cui mostrava le sue tecniche e i risultati dei suoi interventi, avevano attratto migliaia di follower, rendendolo una scelta popolare per chi desiderava interventi estetici.
La vicenda tragica di Margaret Spada, originaria della provincia di Siracusa, ha iniziato a prendere forma quando la giovane, insieme al fidanzato, ha deciso di recarsi a Roma il 4 novembre per un intervento di rinoplastica presso la clinica gestita da Procopio situata nella zona Eur Laurentina.
Tuttavia, poco dopo l’anestesia locale, Margaret ha avuto gravi complicazioni che l’hanno portata prima in coma e poi, il 7 novembre, al decesso. La situazione ha scatenato un’indagine immediata con il sequestro della clinica e l’iscrizione nel registro degli indagati di Procopio e un altro medico, suo padre, entrambi titolari della struttura sanitaria.
L’indagine condotta dai carabinieri del NAS è attualmente in corso, guidata dal pm Erminio Amelio, che sta cercando di fare luce su una serie di irregolarità apparenti, tra cui la mancanza di documentazione fondamentale come cartelle cliniche e consensi informati. I profili social del dottor Procopio, una volta canali attivi di promozione delle sue attività, sono stati chiusi o cancellati, ma persistono online alcune tracce dei suoi post promozionali.
Questa vicenda non solo ha riacceso il dibattito sull’etica e la sicurezza nella chirurgia estetica, ma ha anche messo in discussione l’efficacia dei controlli e delle regolamentazioni in ambito medico in Italia, specialmente riguardo ai professionisti che utilizzano le piattaforme social per attirare clientela. Mentre la comunità online e i follower del dottor Procopio rimangono scioccati e in attesa di risposte, la famiglia di Margaret cerca giustizia per una giovane vita spezzata troppo presto. L’intero caso sottolinea l’importanza di un’attenta valutazione e di una rigorosa verifica delle qualifiche e delle pratiche degli operatori sanitari, soprattutto in un’era in cui l’immagine social può talvolta offuscare la realtà dei fatti e delle competenze.