Una giornata che doveva essere all’insegna della natura e della condivisione familiare si è trasformata in una tragedia. Mirko Petrolli, un ragazzo di appena 14 anni, ha perso la vita dopo essere precipitato in un burrone durante una battuta di caccia con il padre e alcuni amici. L’incidente è avvenuto domenica 17 novembre lungo il sentiero della Corazza sul Monte Bondone, in Trentino.
Una scivolata fatale
Mirko era originario di Cimone, una piccola comunità nel Trentino, ed era conosciuto come un giovane appassionato della montagna e della natura. Durante la battuta di caccia, il gruppo stava percorrendo un sentiero impervio quando, probabilmente a causa del terreno scivoloso, Mirko ha perso l’equilibrio. La caduta è stata drammatica: il giovane è precipitato per centinaia di metri in un canalone.
L’allarme è stato lanciato immediatamente. Sul posto sono intervenuti i soccorsi alpini, supportati da un elicottero. Mirko è stato trovato semicosciente, in condizioni critiche ma ancora vivo. I sanitari hanno fatto tutto il possibile per stabilizzarlo sul posto, prima di trasportarlo con urgenza all’ospedale Santa Chiara di Trento.
Il disperato intervento dei medici
Una volta ricoverato, Mirko è stato trasferito nel reparto di terapia intensiva, dove i medici lo hanno sottoposto a un delicato intervento chirurgico nel tentativo di salvarlo. Purtroppo, le ferite riportate nella caduta erano troppo gravi. Il 14enne è spirato tre giorni dopo l’incidente, lasciando una famiglia e una comunità intera sconvolte dal dolore.
Un gesto di grande generosità è arrivato dai suoi genitori, che hanno deciso di donare gli organi di Mirko. Una scelta che permetterà di salvare altre vite, trasformando una tragedia personale in un atto di altruismo.
Una comunità in lutto
La piccola comunità di Cimone è sotto shock. Il sindaco, Damiano Bisesti, ha espresso il dolore collettivo dichiarando: “Siamo devastati da questa perdita. Mirko era un ragazzo solare e pieno di vita. Per lui sarà proclamato il lutto cittadino.”
Le parole di conforto arrivano anche dai social, dove amici e conoscenti hanno condiviso messaggi di cordoglio e affetto per la famiglia. La tragedia di Mirko Petrolli è un doloroso monito sulla pericolosità di certi sentieri montani, soprattutto in condizioni di terreno scivoloso.
Un giovane sorriso si spegne troppo presto, ma il ricordo di Mirko rimarrà vivo nel cuore di chi lo ha conosciuto.