“Una vita è una vita quando hai la libertà”. Questa la didascalia che accompagnava il murales dedicato a Raffaella Carrà a Barcellona.
La scomparsa di Raffaella Carrà, avvenuta il 5 luglio scorso, è stata ricordata in Spagna con diverse iniziative. A Barcellona l’artista catalano Salvatore Benintende ha dedicato un murales alla grande Raffa omaggiando il pensiero e il grande senso di libertà dell’indimenticabile show girl. L’opera dell’artista spagnolo è stata realizzata su un grande sfondo, per metà viola e per metà arcobaleno, proprio per ricordare la sensibilità di Raffaella Carrà nei confronti dei gay.
In diverse occasioni Raffaella aveva sottolineato questo fatto, al punto di dire in una intervista : “Morirò senza saperlo. Sulla mia tomba lascerò scritto: ‘Perché sono piaciuta tanto ai gay?'” Il feeling che l’artista aveva con il mondo omosessuale è stato ricordato in una recente intervista da Cristiano Malgioglio. “Ringraziamo la Spagna, ha detto Malgioglio, per quello che sta facendo per la Carrà mentre l’Italia dorme”.
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Purtroppo però il murales dedicato alla Carrà a Barcellona è stato imbrattato con scritte omofobe.
Deturpato il murale dedicato a Raffaella Carrà
Come riferito dalla stampa spagnola e internazionale l’opera di Salvatore Benintende è stata deturpata con parole come “Gay no” e “Vih”. “Non riesco nemmeno a esprimere la rabbia che provo per queste persone così piccole”, ha tweettato Barbara D’Urso appresa la notizia di questo gesto inqualificabile.
Mentre Pedro Almodovar, regista spagnolo e grande amico di Raffaella Carrà ha dichiarato che dedicherà a lei il film che presenterà al Festival di Venezia. Tutto il mondo dell’arte e dello spettacolo è rimasto colpito da questo gesto che vuole macchiare la sensibilità e il grande senso di libertà di Raffaella Carrà.
Nella speranza che anche il nostro Paese si decida a dedicare alla Carrà qualcosa che ricordi quanto è stata amata la Raffa nazionale.