Nicolò Scalfi, ex concorrente del programma Caduta Libera, dove ha vinto 400 mila euro, adesso è ”più povero di prima”. Il giovane ha partecipato a ben 53 puntate, riuscendo a portare a casa il cospicuo montepremi, salvo poi ritrovarsi nuovamente nelle ristrettezze economiche, come ha dichiarato al settimanale ”TV sorrisi e canzoni”.
Nicolò Scalfi ha deciso di investire i soldi vinti in tv per finanziare i propri studi, ma anche per aiutare economicamente i genitori. La madre lavora come inserviente, mentre il padre è prossimo ad andare in pensione.
Una famiglia umile e onesta quella del vincitore di Caduta Libera che ha portato a casa il montepremi più alto nella storia del fortunato programma condotto da Gerry Scotti.
Nicolò Scalfi, vincitore di Caduta Libera, di nuovo povero
Nicolò Scalfi, dopo la scalata al successo, in seguito alla vincita di 400 mila euro a Caduta Libera, ha affermato di essere ”più povero di prima”. Il giovane, che ha preso parte a ben 53 puntate, ha investito l’ingente somma per finanziare i propri studi di Design industriale presso il Politecnico di Milano e per aiutare la sua famiglia.
Nicolò ha totalizzato ben 9 vittorie al gioco de ”I Dieci Passi”, diventando un campione imbattibile. Dopo la vittoria, sono cambiate anche le sue relazioni con gli altri. A detta sua, alcune ragazze hanno iniziato a corteggiarlo e alcuni gli hanno chiesto di offrire loro una bibita in discoteca. Tuttavia, il giovane ha mostrato sempre una certa maturità e un buon discernimento nelle relazioni sociali, a riprova del fatto che abbia preferito restare con in piedi per terra, nonostante l’enorme successo.
”Ora faccio più attenzione al perché la gente si avvicina a me”, ha dichiarato il giovane subito dopo la vittoria al fortunato programma condotto da Scotti. Nicolò Scalfi, che nutre una passione sfrenata per il gioco del calcio, ha preso parte per la prima volta al quiz nella puntata del 24 ottobre 2018, per poi iniziare una repentina scalata al successo. Ora resta un po’ di amarezza per le attuali condizioni economiche che, purtroppo, non sono delle migliori, come ha dichiarato Scalfi con un sorriso tirato, carico di nostalgica amarezza.