Sembrerebbe che ci sia lo zampino di Noemi Bocchi dietro alla richiesta di Francesco Totti di versare come mantenimento per ogni figlio avuto da Ilary Blasi 2mila euro al mese, così riferiscono delle testimonianze vicine alla flower designer, ossia delle sue amiche. Questo uno dei punti che in tribunale i legali dei due ex coniugi hanno messo sul tavolo delle trattative discusse in aula, e su cui il tribunale di Roma si appresta a deliberare definitivamente, dopo aver stabilito in via preliminare che l’ex bandiera della Roma versi 12.500 euro al mese per il mantenimento di Cristian, Chanel ed Isabel.
Nella ricostruzione fatta dal portale Dagospia, Totti avrebbe inizialmente rifiutato, dietro suggerimento di Noemi Bocchi, di versar 12 mila euro alla sua ex, somma pattuita dal legale Annamaria Bernardini De Pace dopo essersi confrontata a sua volta con la controparte: Alessandro Simeone, legale della conduttrice di Canale 5. Alla fine però il tribunale si è schierato dalla parte della Blasi e così il consiglio che si vocifera Noemi Bocchi abbia dato al suo compagno, ossia di rifiutare 12 mila euro al mese come mantenimento, si è rivelato un danno.
Respinta la richiesta di Totti sul mantenimento, suggerita da Noemi Bocchi
La nuova compagna del Pupone gli aveva suggerito di acconsentire a versare 2 mila euro per ogni figlio avuto con l’ex moglie, ma questa richiesta è stata respinta dal tribunale che ha calcolato tutte le sperse necessarie per i tre figli preventivando un mantenimento di 12.500 euro al mese, cifra da approvare quando il processo si concluderà.
Il tribunale di Roma nel computo della cifra pattuita ha tenuto conto dell’aggiunta di ulteriori voci tra cui alcune spese straordinarie relative alle rate scolastiche ed eventuali imprevisti prevedendo una ripartizione tra i due coniugi del 75% per quanto riguarda Totti e del 25% per quanto riguarda la Blasi. Per quanto riguarda invece la questione sulla custodia condivisa, i tre figli resteranno a vivere con la madre mentre il Pupone è tenuto a rispettare il calendario delle visite stabilito dal giudice per vedere la sua terzogenita.
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