x

Advertisement

Nuova variante Covid Kp.3: quali sono i sintomi e cosa fare | Aumento di casi in Lombardia

Advertisement

Recentemente, una nuova variante del coronavirus denominata Kp.3 ha causato un’impennata di casi di COVID-19, specialmente in Lombardia. Secondo l’ultimo report della Cabina di regia ISS-ministero della Salute, i contagi sono notevolmente aumentati, passando da 3.855 a 5.503 in una sola settimana. Questo aumento dei casi è particolarmente preoccupante perché molti test vengono effettuati autonomamente a casa, e non sempre i risultati vengono comunicati alle autorità sanitarie.

I medici di famiglia, tramite la Federazione Nazionale Medici di Medicina Generale (FIMMG), hanno confermato che ci troviamo in un picco estivo di casi. Di conseguenza, hanno inviato delle direttive specifiche ai professionisti sanitari su come gestire l’aumento dei contagi, soprattutto per proteggere le categorie più vulnerabili come gli anziani e le persone con condizioni preesistenti.

Nuova variante Covid Kp.3: quali sono i sintomi e cosa fare | Aumento di casi in Lombardia

In particolare, la regione Lombardia, e più specificamente l’area metropolitana di Milano, ha registrato un aumento degli accessi agli ambulatori di cure primarie. Molti pazienti presentano sintomi tipici delle infezioni respiratorie, quali febbre alta e problemi respiratori, che potrebbero essere attribuibili alla COVID-19. Tuttavia, non tutti sono disposti a sottoporsi al tampone per confermare la diagnosi, il che complica gli sforzi per monitorare e contenere la diffusione del virus.

I sintomi principali della variante Kp.3 includono:

•Tosse persistente;

•Difficoltà respiratorie o mancanza di respiro;

•Stanchezza pronunciata;

•Dolori muscolari o corporei diffusi;

•Mal di testa intenso;

•Perdita del gusto o dell’olfatto;

•Mal di gola.

Nonostante l’aumento dei casi, non ci sono attualmente segnalazioni che la variante Kp.3 causi sintomi più gravi rispetto ai ceppi precedenti del virus. Le autorità sanitarie stanno monitorando la situazione, con un occhio di riguardo per l’impatto sui servizi ospedalieri. Per ora, non è stato registrato un aumento significativo dei ricoveri, ma la situazione rimane fluida e richiede attenzione continua, soprattutto in vista del periodo di ferie d’agosto, quando molti italiani prevedono di viaggiare.

CONDIVIDI ☞