A Storie Italiane si è indagato il caso dell’omicidio Giulia Cecchettin, la cui drammatica scomparsa ha riacceso il dibattito sul femminicidio e la violenza di genere nel paese. Ad inizio della puntata del programma di Eleonora Daniele il suo inviato, Vittorio Introcaso, che ha spiegato: “Forse il 25 novembre ci sarà il funerale, il corpo non è ancora stato restituito ai famigliari”.
Ma il momento centrale della puntata è stata l’indiscrezione relativa alle dichiarazioni rilasciate da un testimone nel caso della 22enne uccisa dall’ex fidanzato: “C’è un testimone che ha assistito all’aggressione a Giulia Cecchettin da parte di Filippo Turetta ripresa dalle telecamere di sorveglianza dello stabilimento Dior”, – questo quanto detto da Eleonora Daniele.
Omicidio Giulia Cecchettin, le parole del testimone
Una notizia data in esclusiva in diretta e che ricostruirebbe l’aggressione avvenuta nel parcheggio in via Quinta Strada a Fossò. “Si tratterebbe di un addetto alla sorveglianza dello stabilimento che da dentro la guardiola avrebbe assistito alla scena e sentito la urla della giovane”. Secondo questa notizia data a Storie Italiane quindi il testimone avrebbe assistito agli ultimi istanti di vita di Giulia prima che venisse caricata in auto da Filippo per essere poi abbandonata lungo il dirupo presso il Lago di Barcis, dove a distanza di una settimana è stato trovato il suo cadavere.
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Filippo Turetta, arrestato dopo circa una settimana di fuga dalla polizia tedesca in attesa dell’estradizione nel nostro Paese, secondo le ricostruzioni avrebbe accoltellato la 22enne a 150 metri dalla sua casa a Vigonovo, per poi dirigersi nella zona industriale di Fossò, dove la telecamera di videosorveglianza ha ripreso l’aggressione che è costata la vita a Giulia Cecchettin. Filippo Turetta ha inferto alla vittima numerose coltellate ma la morte sarebbe avvenuta dopo una violenta spinta a terra presso la zona industriale. Filippo Turetta rischia l’ergastolo per l’omicidio di Giulia Cecchettin.