La storia di Ottavia Piana, speleologa di 32 anni originaria di Brescia, ha catturato l’attenzione di tutta Italia per la drammaticità e l’incredibile coincidenza che l’ha vista protagonista.
Nel dicembre 2024, durante un’esplorazione nell’Abisso Bueno Fonteno, un complesso carsico nella provincia di Bergamo, Ottavia ha subito un grave incidente. Una caduta le ha provocato una dolorosa frattura, costringendola a rimanere intrappolata a oltre 150 metri di profondità per più di 80 ore.
L’intervento del dottor Leonardo Sattin
Tra i soccorritori c’era il dottor Leonardo Sattin, giovane anestesista del Soccorso Alpino di Verona, che ha raggiunto Ottavia per prestarle i primi soccorsi.
La particolarità della vicenda? Il medico era lo stesso che, nel 2023, aveva salvato Ottavia in un incidente simile! All’epoca, la speleologa era rimasta bloccata per 52 ore tra le rocce del monte Torrezzo, e il dottor Sattin aveva trascorso tredici ore accanto a lei, aiutandola a superare il momento critico.
Quando Ottavia ha riconosciuto il volto familiare del dottore, ha esclamato con una punta di ironia: “Dottore, ci conosciamo! Sono caduta di nuovo, che sfortuna…”. Una frase che ha portato un sorriso in una situazione altrimenti drammatica.
La sfida dei soccorsi e la professionalità del team
Il salvataggio di Ottavia non è stato semplice. I soccorritori, guidati dal dottor Sattin, hanno affrontato condizioni proibitive all’interno della grotta. L’umidità, la scarsità di spazio e il buio assoluto hanno reso ogni operazione complessa, ma la determinazione del team ha prevalso.
Il dottore ha fornito ad Ottavia le cure necessarie per stabilizzarla, permettendo il lungo e delicato recupero verso la superficie. La sua capacità di instaurare un rapporto di fiducia con la speleologa si è rivelata cruciale per mantenere la calma nei momenti più difficili.
La passione di Ottavia per la speleologia
Nonostante i rischi affrontati, Ottavia non sembra intenzionata ad abbandonare la speleologia, una disciplina che definisce come “un viaggio nell’ignoto che appassiona e sfida”. Dopo il salvataggio, è stata trasportata in ospedale, dove ha ricevuto le cure necessarie. La sua resilienza è stata lodata da tutti, così come la professionalità del dottor Sattin e del suo team.
La storia di Ottavia e del dottor Sattin dimostra come, anche nelle situazioni più difficili, l’umanità e la competenza possano fare la differenza. Il loro legame, forgiato da due esperienze di salvataggio, rappresenta un esempio straordinario di fiducia e dedizione. Un’avventura che, pur nei suoi momenti di paura, racconta l’importanza della passione e del coraggio, valori che accomunano esploratori e soccorritori.