Continuano le polemiche sul caso Ferragni. Dopo la maxi multa e l’intervento di Fedez, a Otto e Mezzo si parla anche con Alessandro Giuli.
Negli ultimi giorni Chiara Ferragni si è trovata al centro dell’attenzione mediatica per un gesto significativo: la donazione di 1 milione di euro all’ospedale Regina Margherita di Torino. La questione è stata ampiamente dibattuta nel programma televisivo “Otto e Mezzo“, trasmesso su La7 il 18 dicembre, condotto eccezionalmente da Giovanni Floris, a causa dell’assenza di Lilli Gruber. A dire la sua è intervenuto anche il giornalista Alessandro Giuli, vediamo cos’ha detto.
Alessandro Giuli sul caso Chiara Ferragni: “Si è comprata il perdono dei fan”
Tutto ciò è successo dopo le polemiche riguardanti una questione di beneficenza e un’ammenda sostanziale inflitta dall’Antitrust, a causa di una promozione poco chiara legata ai pandori Balocco. Sul palcoscenico di Otto e Mezzo è salito anche Alessandro Giuli, invitato a discutere l’impatto di questa situazione su Giorgia Meloni, in seguito ai suoi commenti riguardo Ferragni. Giuli ha espresso la sua ammirazione per Ferragni descrivendola come un’imprenditrice che ha saputo crearsi un posto di rilievo nel mondo imprenditoriale. Ha inoltre sottolineato come Meloni, ignorando il potenziale danno provocato da una base di seguaci così ampia, abbia attaccato Ferragni.
Giuli ha poi offerto un punto di vista tagliente:
“È caduta nella polvere e oggi si è comprata il perdono in un modo eccezionale“
riferendosi evidentemente a Ferragni. Ha proseguito analizzando il comportamento di Meloni, asserendo che, con una mossa di calcolo cinico e politico, è riuscita a far emergere un contrasto di immagine tra Ferragni e Elly Schlein. Giuli ha poi osservato che dietro queste figure femminili di spicco ci sono figure maschili, come Fedez e Giuseppe Conte, che sembrano rimanere indietro nel confronto.
Ha concluso notando come Fedez supporti la moglie in modo sottile, mentre Conte cerca di mantenere una posizione di rilievo in un panorama politico dominato da figure come Meloni e Schlein.