Momenti di grande tensione al Capitol di Pordenone durante la serata dedicata agli 80 anni di Bobby Solo, leggenda della musica italiana. Quella che doveva essere una festa tra applausi e ovazioni si è trasformata in un episodio di apprensione quando il cantante si è sentito male nel mezzo della sua esibizione.
Dopo circa 40 minuti dall’inizio del concerto, Bobby Solo ha fermato la performance, dichiarando al microfono con voce debole: Non sto tanto bene
. Subito dopo si è accasciato davanti al pubblico, lasciando la platea sotto shock.
Intervento immediato dello staff e dei sanitari
Gli organizzatori hanno subito abbassato il sipario mentre lo staff del Capitol e il team personale dell’artista prestavano i primi soccorsi. In pochi minuti sono giunti i sanitari, che hanno stabilizzato il cantante e lo hanno trasportato in ospedale per ulteriori accertamenti. Secondo le prime informazioni, il malore potrebbe essere stato causato da un’influenza che aveva già debilitato l’artista, il quale avrebbe assunto antibiotici prima di salire sul palco.
Bobby Solo rassicura i fan: “Avrei voluto continuare!”
A rassicurare i presenti è stato un post pubblicato poco dopo sulla pagina Facebook ufficiale del Capitol: Appena si è ripreso, ci ha detto che avrebbe voluto continuare il concerto! ROCK’N’ROLL SEMPRE!
. Una dimostrazione dello spirito combattivo di Bobby Solo e della sua passione per la musica e per il suo pubblico.
Una carriera leggendaria
Roberto Satti, in arte Bobby Solo, è una delle voci storiche della musica italiana, autore di brani indimenticabili come “Una lacrima sul viso”, “Zingara” e “Se piangi, se ridi”. Il concerto di Pordenone doveva celebrare la sua carriera iniziata negli anni ’60, un percorso che ancora oggi lo rende uno degli artisti più amati del panorama musicale italiano.
Per ora, le sue condizioni non sembrano preoccupanti, ma si attendono conferme ufficiali dai medici. Nel frattempo, i fan hanno riempito i social di messaggi di affetto e sostegno, dimostrando quanto Bobby Solo sia ancora un simbolo per generazioni di appassionati.