Il conto alla rovescia è iniziato: lunedì 31 marzo si chiude l’edizione più lunga e discussa del Grande Fratello. Tra strategie, ritorni a sorpresa e fandom in guerra, i giochi sono ancora apertissimi. E tra i finalisti c’è anche Lorenzo Spolverato, unico uomo rimasto nella Casa e primo a guadagnarsi il pass per la finale.
Nelle ultime ore, il modello milanese si è lasciato andare a un lungo sfogo con Chiara e Zeudi, spiegando perché – secondo lui – merita di vincere il reality.
“Io sono rimasto sempre dentro. Loro hanno avuto vantaggi”
Lorenzo è partito da una premessa ben precisa:
“Io devo vincere, è la mia giustizia personale. Sono arrivato in finale con persone che hanno avuto la possibilità di uscire, rientrare, guardare tutto, sapere robe. Io non lo dimentico. Questa è gente che si è studiata tutto. Io no, che cavolo ho visto?”
Il riferimento è chiaro: Jessica, Helena e anche MariaVittoria sono uscite e rientrate nella Casa, acquisendo – secondo lui – informazioni utili per giocare meglio.
“A me hanno bacchettato perché ho guardato il profilo Instagram di Tommaso… ma ci rendiamo conto? Jessica è uscita e si è guardata i profili di tutti, e li aveva già visti anche prima di entrare qui.”
Il sogno su MaVi e il malumore sul gruppo finale
Non è mancato neanche un accenno a un sogno premonitore:
“Ho sognato che vince MariaVittoria. Lei è molto furba, poi ha due amiche come Jessica e Helena che sono uscite e rientrate… basta andare sotto il piumone e scopri tutto.”
Lorenzo ha quindi espresso un certo malcontento per l’attuale formazione della finale:
“Non sono contento per il gruppo che abbiamo in finale. Io non ho mai adulato o leccato nessuno per arrivare. Ho fatto il mio percorso con tutti i miei difetti.”
Finale in bilico
Secondo gli ultimi sondaggi, la favorita per la vittoria finale sembrerebbe Helena, che ha superato Zeudi nei pronostici. Ma tutto può ancora cambiare, specialmente in questi giorni dove il televoto è più incandescente che mai.
Lorenzo ci crede, e il suo sfogo è anche un appello al pubblico: votare per chi non ha avuto scorciatoie, ma ha resistito fino alla fine senza mai uscire dalla porta rossa.